Nel
1998 sale alla ribalta un poeta malnatese, che farà parlare di sé più volte:
Renato Monetti. Vince con ‘Un’Ave Maria’, secondo carlo Zanzi con ‘La tusèta
dul Muntèll’ e terza Carlotta Fidanza Cavallasca con ‘Me gott da rusava’. Nel
1999 la piccola Anna Maria Mion fa il bis con ‘Filapar da pensée’, secondo
Amedeo Bianchi con ‘A Diu (par na mort tampuriva)’ e terzo Carlo Zanzi con ‘Calicantus’.
Nel 2000 la segreteria del Premio pensa ad una novità: dividere la
proclamazione dalla premiazione. La proclamazione è pubblica, presso la
Palazzina della Cultura, mentre la premiazione mantiene sempre la sua
collocazione tradizionale, cioè durante la Festa du ra Giobia. Si pensa così di
coinvolgere maggiormente la cittadinanza, per evitare che il Premio diventi di
anno in anno sempre più elitario. La Giuria nel frattempo è cambiata
completamente. Abbiamo: Buzzi, Farè, Zanzi, Stella e Mangano. Torna a vincere
Renato Monetti (foto) con ‘…sarà’, secondi ex aequo Natale Gorini (I zucurun) e
Mario Lodi, storico direttore del quotidiano La Prealpina, nonché fra i soci
fondatori della Famiglia Bosina (foto), con ‘ Fughitt e falò’, e terza Angela
Menconi Ganna, con ‘La mè finestra’. Renato Monetti, oltre che scrivere poesie
convincenti, ha la caratteristica di leggere con grande trasporto, tanto da
commuoversi durante la declamazione.
10-continua
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