Venerdì 23 settembre 1994 15
Dio
invenzione degli uomini. Dio in qualche modo invischiato nella magia, nella
superstizione, nell'occulto....tutti modi per sfuggire all'impotenza della
razionalità, tutte vie più o meno comode per vedere al di là delle cose
(espressione tanto cara a Carlo Carretto, uno degli autori della mia giovinezza,
già dedita alla ricerca interiore). E poi, a conforto dell'impressione (che
qualcuno potrebbe sostenere diabolica) che dio corrisponde ad un bisogno
materializzato, ecco le tante religioni, mono e politeiste, ecco i tanti modi
di immaginarselo questo dio, modi che rispecchiano anche fattori
socioambientali e culturali. Ed ecco le sospette assonanze fra le forme
religiose più seguite: la necessità di un libro, di una rivelazione, di un
profeta, di una chiesa, di un celebrante, di un rito. Differenze ce ne sono,
certo, ma questo spiega poco.
Per
taluni credenti le diverse forme religiose non fanno alcun problema. Mi
guardano con tanto d'occhi quando affermo che per me, invece, sono un muro
alto, forse troppo alto. Una muraglia impenetrabile.
No, non riesco a percepire il primato del cristianesimo. Non ho
fede, certo, ma le molte ragioni, spiegazioni che vorrebbero farmi
interiorizzare questa priorità cristiana non mi convincono. Mi convincono caso
mai ancor più che la fede è irragionevole salto nel buio. Questo in me
l'effetto di tanti tentativi di spiegare l'inspiegabile. Meglio tacere, e respirare
il Dio che si sente nell'aria.
E
allora cerco di far quadrare il cerchio.
Va bene, vediamo di farcele star dentro tutte le religioni, vediamo di non
dover dire per forza che la mia è la migliore...L'unica via è pensare ad un
solo Dio, all'unico Padre, capito ed interpretato in modi differenti. Questo
può andare per le grandi religioni monoteiste, ma per le altre? Per quelle si dice
che rappresentano, che interpretano una forma primitiva di religiosità. Anche
qui gli studi abbondano.
Un
problema alla volta. Stiamo a cristianesimo, ebraismo e islam. Tralasciamo
l'induismo, il buddismo e il confucianesimo.
Ecco Cristo. La storia si spezza, prima e dopo di Lui. Nel
nostro ambiente cristiano si dice che Cristo è il vero Dio, unico Dio che si
piega sull'umanità ferita. In nessuna religione Dio si fa tanto prossimo
all'uomo da incarnarsi, da condividere la sorte dell'uomo, da morire
addirittura per lui. Le altre religoini vengono presentate come foriere di un
Dio distante, lontano, assente. E Maometto, grande profeta, non è Dio. Ebbene,
questo cosa spiegherebbe? La priorità del cristianesimo? Ma io non solo ardisco a definirmi cristiano.
Sono cristiano cattolico, battezzato nel seno della Chiesa Cattolica Romana. E
questo complica la faccenda, certo non la chiarisce. Certo non facilita il
cammino. Perché la verità del Cristo, di un Dio trinità...del tanto Mistero da
accogliere per fede, si macchia di contenuti più umani: di un uomo-Papa, di una
gerarchia umanodivina...
33-continua
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