ph carlozanzi
Se
ripenso al decennio 1995-2005 trovo un periodo assai ricco di impegni, attività
su più fronti. Ricordo che spesso mi addormentavo la sera stanco e con il
pensiero che non sarei stato in grado di portare a termine tutti i miei
impegni. La preghiera mi aiutava a trovare coraggio, e la mattina riprendevo
con ottimismo il dialogo della vita. La scuola (anche come collaboratore del
preside), la doppia collaborazione Luce-La Prealpina, alcuni libri in cantiere,
la famiglia, le figlie adolescenti, lo sport sempre più intenso….Ricordo che la
mia presenza in parrocchia a Sant’Ambrogio si limitava alla conduzione della
rivista Sul Sagrato, e la partecipazione ai Consigli parrocchiali era davvero
una gran fatica. La riflessione su Dio era latente, sotterranea, mai
approfondita, dopo un periodo (soprattutto fra il 1984 e il 1994) caratterizzato
dalla meditazione costante sul Mistero. Ero troppo impegnato nel ‘fare’, avevo
sempre qualche lavoro da portare a termine,
ero piuttosto ansioso, trafelato, finché nell’estate del 2005 l’equilibrio si
spezzò.
46-continua
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