INFILO
CALZE
di carlozanzi
Una
collina di carne e di pensieri,
ossa
legate in corde di timori,
sangue
che corre senza far rumore
giù
sino all’àlluce, per far ritorno al cuore.
Un
caldo colle che vibra nel mattino,
la
fatica di vivere nel fiato
che
suona disarmonico, che gracchia
per
dire all’aria che non è mai nato.
Una
bassa scogliera che è riparo
ai
freddi venti del solito risveglio.
Con
il naso schiacciato sul mio meglio,
infilo
calze a un giorno non avaro.
14
giugno 2016
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