giovedì 30 giugno 2016

Il mio Dio - 53

                                                                                                   ph carlozanzi


Dopo un sintetico viaggio a ritroso, siamo all’oggi: chi è, oggi, il mio Dio? Oggi, primo luglio 2016, mio anniversario di battesimo, 60 anni ‘segnato’ da Lui? Come potrei descriverlo? Che ruolo ha nella mia vita? Quanto condiziona le mie giornate? Come descrivere la mia appartenenza alla Chiesa cattolica?
Il mio amico Leo ha scritto qualche giorno fa che di fronte al grande dolore, quello che annichilisce, o si prende una strada o se ne prende un’altra, e le due vie divergono subito, tanto che è ben difficile tornare indietro. O con Dio o contro Dio. Concordo, in alcuni passaggi della vita non reggono le mezze misure: o di qua o di là. Terrei lo stesso paragone delle due strade anche per il mio viaggio religioso: se uno cammina sempre sulle tracce di Dio, per una vita, come è possibile andare a ritroso? Rifare tutto da capo e imboccare un’altra direzione? La mia libertà è irrimediabilmente, inesorabilmente segnata da Lui. Un marchio di fabbrica, un tatuaggio indelebile, un’abitudine, un vizio, una mania, un obbligo, una necessità. Come respirare. Per questo ogni giorno faccio in modo di ‘giustificare’ la Sua presenza. Per questo ogni giorno Lo assolvo, Lo libero dalla ‘colpa’ rispetto alle dolorose contraddizioni di questo nostro esistere.

    
53-continua

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