giovedì 16 giugno 2016

Nell'imminenza dei sessant'anni



Fra i molti messaggi augurali di ieri, l'amica Carla (che conosco solo via fb) mi ha dedicato questa poesia di Mario Luzi. Desidero qui ringraziarla. Certo, lì sono 40 da compiere, io 60 li ho già compiuti, non è proprio la stessa età, ma mi ci ritrovo.




Nell' imminenza dei quarant'anni
Di Mario Luzi
Il pensiero m'insegue in questo borgo
cupo ove corre un vento d'altipiano
e il tuffo del rondone taglia il filo
sottile in lontananza dei monti.

Sono tra poco quarant'anni d'ansia,
d'uggia, d'ilarità improwise, rapide
com'è rapida a marzo la ventata
che sparge luce e pioggia, son gli indugi,
lo strappo a mani tese dai miei cari,
dai miei luoghi, abitudini di anni
rotte a un tratto che devo ora comprendere.
L'albero di dolore scuote i rami...

Si sollevano gli anni alle mie spalle
a sciami. Non fu vano, è questa l'opera
che si compie ciascuno e tutti insieme
i vivi i morti, penetrare il mondo
opaco lungo vie chiare e cunicoli
fitti d'incontri effimeri e di perdite
o d'amore in amore o in uno solo
di padre in figlio fino a che sia limpido.

E detto questo posso incamminarmi
spedito tra l'eterna compresenza
del tutto nella vita nella morte,
sparire nella polvere o nel fuoco
se il fuoco oltre la fiamma dura ancora

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