giovedì 23 giugno 2016

Il mio Dio - 46

                                                                  ph carlozanzi


Se ripenso al decennio 1995-2005 trovo un periodo assai ricco di impegni, attività su più fronti. Ricordo che spesso mi addormentavo la sera stanco e con il pensiero che non sarei stato in grado di portare a termine tutti i miei impegni. La preghiera mi aiutava a trovare coraggio, e la mattina riprendevo con ottimismo il dialogo della vita. La scuola (anche come collaboratore del preside), la doppia collaborazione Luce-La Prealpina, alcuni libri in cantiere, la famiglia, le figlie adolescenti, lo sport sempre più intenso….Ricordo che la mia presenza in parrocchia a Sant’Ambrogio si limitava alla conduzione della rivista Sul Sagrato, e la partecipazione ai Consigli parrocchiali era davvero una gran fatica. La riflessione su Dio era latente, sotterranea, mai approfondita, dopo un periodo (soprattutto fra il 1984 e il 1994) caratterizzato dalla meditazione costante sul Mistero. Ero troppo impegnato nel ‘fare’, avevo sempre qualche lavoro da portare  a termine, ero piuttosto ansioso, trafelato, finché nell’estate del 2005 l’equilibrio si spezzò.

46-continua

  

     


    

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