mercoledì 29 giugno 2016

Il mio Dio - 51



Ho scritto molto, anche su Dio, durante la malattia di mio fratello Marco, dall’estate del 2013 all’estate del 2015. E qualcosa di ciò che ho scritto sarà reso pubblico a breve. Ma in fondo Dio lo avevo già assolto da tempo. Assolto dall’ ‘accusa’ di essere il misterioso, contraddittorio padrone al tempo stesso della vita e della morte, della gioia e del dolore. Assolto dall’ ‘accusa’ di essere un Padre incomprensibile, che vuol bene ai suoi figli ma quel suo bene a loro appare in certi momenti assurdo, male e non bene. Un Dio che per me era, è un Padre buono, che nulla ha a che vedere con il negativo, ma positivamente ci aiuta a vivere i drammi della vita, nella luce e nella speranza di una Nuova Vita. Per questo non mi sono sentito 'tradito' da Lui, quando Marco ha dato inizio al suo calvario. Mi sono sentito tradito dalla vita, da un destino incomprensibile, ingiusto; mi sono ritrovato incapace di confrontarmi con un simile dramma, e insistentemente, nella preghiera, ho chiesto a Dio che aiutasse Marco..ma anche me. Ho chiesto anche il miracolo della guarigione (chinandomi comunque ad una parte di Mistero) ma ho chiesto soprattutto che avvenisse il miracolo che Marco potesse vivere anche dentro una prova così feroce con speranza, con coraggio.  Il miracolo è avvenuto?

51-continua

1 commento:

  1. Non lo posso sapere. Di certo la risposta è positiva per me. Anche grazie ala testimonianza di Marco

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