giovedì 13 aprile 2017

Ines & Mario story - 80





Soddisfatti dai luoghi visitati l’anno precedente in Val Venosta, i miei decisero di tornare in vacanza a Malles Venosta, questa volta con Paolo, per l’estate 1980. Partenza il 27 luglio. Ricordo molto bene quel giorno perché Carla ed io sfruttammo il passaggio sino a Malles, pranzammo con loro e poi in autostop raggiungemmo gli amici della Shalom a San Martino di Castrozza. Per noi vacanze ridotte, dovevamo risparmiare in vista del matrimonio, l’anno successivo. I giorni a Malles per mamma Ines furono tutto sommato positivi. Eccoli al lago di Resia, a Nauders (stanno ricrescendo i capelli) e davanti al ghiacciaio dell’Ortles. Paolo, nell’ardore dei suoi 17 anni, allungava sempre il percorso, toccando cime e croci. Mio padre invece ricorda quelle vacanze come un incubo. Soprattutto cita sempre la passeggiata del 29 luglio al Monte Glorenza, dove oltre al gran caldo vennero bersagliati da insetti di ogni genere. Ritorno a casa il 6 agosto 1980. Mia mamma, che era anche un’ottima  contabile, segna alla fine anche le spese totali: lire 540.530.

Quell’estate fu davvero molto dura per papà Mario. Io cercavo nel mio piccolo di portarlo fuori di casa, all’aria aperta. E Mario ha presente quei tentativi, soprattutto la passeggiata del 27 luglio sul Monte Tamaro. Una gran fatica e quei panini mangiati per forza. Chi ha provato certi disturbi, chi sa cosa significhi il montare dell’ansia, lo stomaco chiuso, non faticherà ad immedesimarsi. Papà ricorda sempre quanto iniziò la sua guarigione. Probabilmente proprio quell’estate, di ritorno da Malles, quasi una grazia della Madonna di Tirano: lì si fermarono e per la prima volta, dopo molto tempo, provò appetito e gustò il panino al salame.

80-continua 

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