sabato 31 marzo 2018
Cinque minuti
A mio avviso dovrebbero aumentare lo stipendio ai sacerdoti che non superano i cinque minuti in predica, soprattutto durante celebrazioni solenni, con molte letture e canti. E devo ammettere che il don della 'mia' Veglia pasquale, ieri sera, ha meritato l'aumento. Come sempre. In carriera ha saputo fare anche meglio (sia come tempo che come messaggio) ma siamo sempre su ottime medie. Non amo molto l'introduzione di simboli, oggetti, esempi tipo laboratorio di chimica...ci stanno quando si predica ai ragazzi...ma questo è un mio parere, ovviamente.
Pasqua
ph carlozanzi
Cristo è risorto...Sì, certo, il centuplo quaggiù, un messaggio evangelico rivoluzionario, capace di dare pienezza all'umano, ma quante persone atee sono felici, generose, si sacrificano per il prossimo, si sentono realizzate e sono di esempio? Un buon numero. Ciò che davvero ci preme è la speranza di non morire mai. Ciò che desideriamo è ritrovare chi abbiamo amato, senza smarrirci, dissolverci nel nulla.
Cristo è risorto...Sì, certo, il centuplo quaggiù, un messaggio evangelico rivoluzionario, capace di dare pienezza all'umano, ma quante persone atee sono felici, generose, si sacrificano per il prossimo, si sentono realizzate e sono di esempio? Un buon numero. Ciò che davvero ci preme è la speranza di non morire mai. Ciò che desideriamo è ritrovare chi abbiamo amato, senza smarrirci, dissolverci nel nulla.
Sabato santo
ph carlozanzi
In attesa dell'annuncio della Resurrezione di Cristo, quando le campane torneranno a suonare e nuovamente penserò che forse non è tutto impossibile, consideravo ciò: 'La tua parola sia sì sì, no no..il di più viene dal maligno' dice il Signore....Troppe parole, nel mondo e nella Chiesa...in fondo concetti importanti (come Ti amo) sono di estrema sintesi...per proporre omelie oltre i cinque minuti bisogna essere davvero bravi...parole ridondanti..basta un concetto...noto un abuso della pazienza altrui....ci vuole rispetto....I fiori non hanno voce, eppure...
In attesa dell'annuncio della Resurrezione di Cristo, quando le campane torneranno a suonare e nuovamente penserò che forse non è tutto impossibile, consideravo ciò: 'La tua parola sia sì sì, no no..il di più viene dal maligno' dice il Signore....Troppe parole, nel mondo e nella Chiesa...in fondo concetti importanti (come Ti amo) sono di estrema sintesi...per proporre omelie oltre i cinque minuti bisogna essere davvero bravi...parole ridondanti..basta un concetto...noto un abuso della pazienza altrui....ci vuole rispetto....I fiori non hanno voce, eppure...
venerdì 30 marzo 2018
Certo che se mi mettono....
ph carlozanzi
Certo che se mi mettono la partita di basket Varese contro Pesaro all'ora della grande Veglia pasquale, il Sabato santo alle 20.30, io che pure sono un cattolico del dubbio non posso andare al PalA2A. Pazienza. Varese attenta a Pesaro, che ha bisogno come l'oro di punti per salvarsi e metterà l'anima sul campo. E' la classica partita-trabocchetto. Mi permetto un piccolo ricordo di inizio campionato. Durante una delle prime sfide al Palazzetto, un esperto di basket (molto più di me) mi disse che la squadra di Caja mancava di uomini di talento. Io confermai, aggiungendo però: -Mi sembra che Stanley Okoye (foto) non sia poi male, si muove bene, promette...- Sono felice di aver avuto ragione. Ok ha sempre mantenuto buoni livelli, e ultimamente è davvero esploso.
Forza Varese!
Certo che se mi mettono la partita di basket Varese contro Pesaro all'ora della grande Veglia pasquale, il Sabato santo alle 20.30, io che pure sono un cattolico del dubbio non posso andare al PalA2A. Pazienza. Varese attenta a Pesaro, che ha bisogno come l'oro di punti per salvarsi e metterà l'anima sul campo. E' la classica partita-trabocchetto. Mi permetto un piccolo ricordo di inizio campionato. Durante una delle prime sfide al Palazzetto, un esperto di basket (molto più di me) mi disse che la squadra di Caja mancava di uomini di talento. Io confermai, aggiungendo però: -Mi sembra che Stanley Okoye (foto) non sia poi male, si muove bene, promette...- Sono felice di aver avuto ragione. Ok ha sempre mantenuto buoni livelli, e ultimamente è davvero esploso.
Forza Varese!
Via Crucis - 14
ph carlozanzi
Quattordicesima stazione - Gesù è posto nel sepolcro
No, non mi fermo al sepolcro, preferisco un Cristo vivo benché perplesso. Cosa avrà voluto rappresentare lo scultore, che ha pensato a questa raffigurazione di Gesù, presente nella piccola chiesa di San Giacomo sopra Ortisei, la più antica chiesa della Val Gardena? Non lo so. Vedo me stesso, la mia perplessità in materia di fede eppure il bisogno di Dio. Ma vedo anche il Cristo risorto, forse perplesso, deluso perché i suoi amici non lo capiscono e il suo sacrificio è stato vano.
Quattordicesima stazione - Gesù è posto nel sepolcro
No, non mi fermo al sepolcro, preferisco un Cristo vivo benché perplesso. Cosa avrà voluto rappresentare lo scultore, che ha pensato a questa raffigurazione di Gesù, presente nella piccola chiesa di San Giacomo sopra Ortisei, la più antica chiesa della Val Gardena? Non lo so. Vedo me stesso, la mia perplessità in materia di fede eppure il bisogno di Dio. Ma vedo anche il Cristo risorto, forse perplesso, deluso perché i suoi amici non lo capiscono e il suo sacrificio è stato vano.
Via Crucis - 13
ph carlozanzi
Tredicesima stazione - La deposizione
Quando uno muore si dice -Ha finito di soffrire- Sì, perché purtroppo la morte ha l'inevitabile accompagnamento del dolore, chi più chi meno. Forse si teme più il dolore che la morte.
Cristo ha finito di soffrire.
Tredicesima stazione - La deposizione
Quando uno muore si dice -Ha finito di soffrire- Sì, perché purtroppo la morte ha l'inevitabile accompagnamento del dolore, chi più chi meno. Forse si teme più il dolore che la morte.
Cristo ha finito di soffrire.
Via Crucis - 12
ph carlozanzi
Dodicesima stazione - La morte di Gesù
Da qualche anno preferisco vivere all'aria aperta il ricordo della morte in croce di Gesù. A piedi mi incammino verso la Decima Cappella del Sacro Monte, la cappella della crocifissione. Faccio in modo di arrivare alle 15 precise. Mi inginocchio, qualche minuto di preghiera e poi prendo la via del ritorno. Arrivo vicino a casa e suonano le campane, le ultime, poi sarà silenzio sino all'annuncio della resurrezione, durante la Veglia pasquale. Suonano le campane quando in chiesa, nella lettura del Vangelo, si è arrivati alla morte di Gesù, si fa silenzio qualche attimo, poi la lettura riprende...'Si squarciò il velo del tempio...'
Dodicesima stazione - La morte di Gesù
Da qualche anno preferisco vivere all'aria aperta il ricordo della morte in croce di Gesù. A piedi mi incammino verso la Decima Cappella del Sacro Monte, la cappella della crocifissione. Faccio in modo di arrivare alle 15 precise. Mi inginocchio, qualche minuto di preghiera e poi prendo la via del ritorno. Arrivo vicino a casa e suonano le campane, le ultime, poi sarà silenzio sino all'annuncio della resurrezione, durante la Veglia pasquale. Suonano le campane quando in chiesa, nella lettura del Vangelo, si è arrivati alla morte di Gesù, si fa silenzio qualche attimo, poi la lettura riprende...'Si squarciò il velo del tempio...'
Via Crucis - 11
ph carlozanzi
Undicesima stazione - Gesù è inchiodato sulla croce
Pensando alla crocifissione e ai tanti modi crudeli, disumani che l'uomo ha utilizzato e utilizza per fare del male a un suo simile non lo credo possibile. Rabbrividisco. Non mi sento simile a quei miei simili.
Undicesima stazione - Gesù è inchiodato sulla croce
Pensando alla crocifissione e ai tanti modi crudeli, disumani che l'uomo ha utilizzato e utilizza per fare del male a un suo simile non lo credo possibile. Rabbrividisco. Non mi sento simile a quei miei simili.
Via Crucis - 10
ph carlozanzi
Decima stazione - Gesù viene spogliato
Non so, se Gesù era vero uomo in quel momento forse non ha pensato tanto alla dignità violata, alla nudità come estremo oltraggio e mancanza di rispetto, ma alla paura per i chiodi e alla morte imminente.
Decima stazione - Gesù viene spogliato
Non so, se Gesù era vero uomo in quel momento forse non ha pensato tanto alla dignità violata, alla nudità come estremo oltraggio e mancanza di rispetto, ma alla paura per i chiodi e alla morte imminente.
Via Crucis - 9
ph carlozanzi
Nona stazione - Gesù cade per la terza volta
Quando si cade ripetutamente, si perde la speranza. Anche il Salvatore, poco dopo, dirà: 'Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?'
Nona stazione - Gesù cade per la terza volta
Quando si cade ripetutamente, si perde la speranza. Anche il Salvatore, poco dopo, dirà: 'Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?'
Via Crucis - 8
ph carlozanzi
Ottava stazione - Gesù ammonisce le donne
Perché Gesù se la prende con le donne? Perché erano le sole a piangere, mentre gli uomini trattenevano le lacrime? Perché fa riferimento ai figli, da loro partoriti? Brano evangelico misterioso: non piangete per me ma per voi e i vostri figli....Gesù prefigura un tempo di grande dolore.
Nella storia dell'umanità arrivano tempi particolarmente feroci. Non credo che lì Dio abbia qualche responsabilità.
Ottava stazione - Gesù ammonisce le donne
Perché Gesù se la prende con le donne? Perché erano le sole a piangere, mentre gli uomini trattenevano le lacrime? Perché fa riferimento ai figli, da loro partoriti? Brano evangelico misterioso: non piangete per me ma per voi e i vostri figli....Gesù prefigura un tempo di grande dolore.
Nella storia dell'umanità arrivano tempi particolarmente feroci. Non credo che lì Dio abbia qualche responsabilità.
Via Crucis - 7
ph carlozanzi
Settima stazione - Gesù cade la seconda volta
Tutti hanno provato a cadere due volte sulla stessa ferita: ginocchio, polso, spalla, gomito, anca. Fa ancora più male.
Conosco un amico, è malato ma per vincere la malattia reagisce, va a camminare sulla ciclopedonabile del lago di Varese, ogni tanto cade e si rialza..va avanti.
Settima stazione - Gesù cade la seconda volta
Tutti hanno provato a cadere due volte sulla stessa ferita: ginocchio, polso, spalla, gomito, anca. Fa ancora più male.
Conosco un amico, è malato ma per vincere la malattia reagisce, va a camminare sulla ciclopedonabile del lago di Varese, ogni tanto cade e si rialza..va avanti.
Via Crucis - 6
ph carlozanzi
Sesta stazione - Incontro con la Veronica
Le donne sono tutte pie? Sono naturalmente portate alla cura, più predisposte rispetto agli uomini? Simone di Cirene è stato costretto a portare la croce? Certamente la Veronica si è inginocchiata di sua spontanea volontà e con un panno di lino ha asciugato il sangue, il sudore, forse le lacrime sul volto del Cristo sofferente.
Senza una donna, spesso un uomo non è felice.
Sesta stazione - Incontro con la Veronica
Le donne sono tutte pie? Sono naturalmente portate alla cura, più predisposte rispetto agli uomini? Simone di Cirene è stato costretto a portare la croce? Certamente la Veronica si è inginocchiata di sua spontanea volontà e con un panno di lino ha asciugato il sangue, il sudore, forse le lacrime sul volto del Cristo sofferente.
Senza una donna, spesso un uomo non è felice.
Via Crucis - 5
ph carlozanzi
Quinta stazione - Gesù è aiutato da Simone di Cirene
Il Cireneo, cioè il prossimo che viene in aiuto alla nostra debolezza. Ieri pomeriggio passavo per viale Borri e ho visto casualmente mio padre che guidava la sua Punto bianca tutta acciaccata. Svoltava verso il posteggio del ricovero per anziani 'Molina'. Infatti era giovedì. Il Mario il giovedì pomeriggio va a trovare gli amici grandi anziani (ma spesso più giovani di lui) nei ricoveri cittadini, in ospedale o a casa, se ancora sono in casa. La vicenda del 'Molina' è iniziata così. Nel 1968 io frequentavo la prima media alla Righi e mio fratello Guido la terza. Il suo don di religione era don Piero, prete a Valle Olona (se non erro) e poi parroco a Vergiate. Don Piero, per abituare i giovani alla vita reale, consigliò di fare una visitina domenicale al 'Molina'. Guido coinvolse i miei genitori e io mi aggregai. Poi Guido non andò più lì fra i vecchietti, ci andai io per qualche anno, poi anch'io smisi di fare il bravo ragazzo e mio padre, raggiunta l'età pensionabile, cominciò a sostituire me. Era il tempo dei grandi viaggi per papà Mario, ma di tanto in tanto tornava fra gli anziani sofferenti, e questa del giovedì pomeriggio è diventata da anni una sua consuetudine. Ieri vedere mio padre lì mi ha fatto tenerezza.
Quinta stazione - Gesù è aiutato da Simone di Cirene
Il Cireneo, cioè il prossimo che viene in aiuto alla nostra debolezza. Ieri pomeriggio passavo per viale Borri e ho visto casualmente mio padre che guidava la sua Punto bianca tutta acciaccata. Svoltava verso il posteggio del ricovero per anziani 'Molina'. Infatti era giovedì. Il Mario il giovedì pomeriggio va a trovare gli amici grandi anziani (ma spesso più giovani di lui) nei ricoveri cittadini, in ospedale o a casa, se ancora sono in casa. La vicenda del 'Molina' è iniziata così. Nel 1968 io frequentavo la prima media alla Righi e mio fratello Guido la terza. Il suo don di religione era don Piero, prete a Valle Olona (se non erro) e poi parroco a Vergiate. Don Piero, per abituare i giovani alla vita reale, consigliò di fare una visitina domenicale al 'Molina'. Guido coinvolse i miei genitori e io mi aggregai. Poi Guido non andò più lì fra i vecchietti, ci andai io per qualche anno, poi anch'io smisi di fare il bravo ragazzo e mio padre, raggiunta l'età pensionabile, cominciò a sostituire me. Era il tempo dei grandi viaggi per papà Mario, ma di tanto in tanto tornava fra gli anziani sofferenti, e questa del giovedì pomeriggio è diventata da anni una sua consuetudine. Ieri vedere mio padre lì mi ha fatto tenerezza.
Via Crucis - 4
Quarta stazione - Gesù incontra sua Madre
Un genitore non dovrebbe mai vedere la morte di un figlio. E' scandaloso, contro natura, è un dolore insopportabile. Un figlio accetta la morte di un padre e di una madre, una madre e un padre non possono accettare l'assenza di quel respiro.
giovedì 29 marzo 2018
Via Crucis - 3
ph carlozanzi
Terza stazione - Gesù cade la prima volta
Il dolore ci schiaccia a terra. Si dice: 'L'importante è rialzarsi'. Prima ci si rialza, meglio è. Ma quanta fatica!
Terza stazione - Gesù cade la prima volta
Il dolore ci schiaccia a terra. Si dice: 'L'importante è rialzarsi'. Prima ci si rialza, meglio è. Ma quanta fatica!
Via Crucis - 2
ph carlozanzi
Seconda stazione - Gesù è caricato della croce
Tutti abbiamo le nostre croci. Certo, ma non tutte dello stesso peso. E già questo è un mistero insondabile. Dove sta la giustizia?
Seconda stazione - Gesù è caricato della croce
Tutti abbiamo le nostre croci. Certo, ma non tutte dello stesso peso. E già questo è un mistero insondabile. Dove sta la giustizia?
Via Crucis - 1
ph carlozanzi
Prima stazione - Gesù è condannato a morte.
Siamo tutti dei condannati a morte. La nostra fortuna è che, in genere, non ci pensiamo. Sì, certo, arriverà, ma domani. La morte degli altri è la conferma della nostra immortalità.
Prima stazione - Gesù è condannato a morte.
Siamo tutti dei condannati a morte. La nostra fortuna è che, in genere, non ci pensiamo. Sì, certo, arriverà, ma domani. La morte degli altri è la conferma della nostra immortalità.
La colomba della maestra
Regolarmente, quando arriva il triduo pasquale, mi accomodo sulla poltrona dei ricordi e rivivo quella nostra passeggiata di bambini delle elementari, intenti a consegnare alle nostre maestre la colomba pasquale. Con un papà pasticciere questa era l'usanza, segno di rispetto verso i maestri. Nella foto sono in seconda elementare alle Cairoli, con la maestra Spotorno.
I fratelli Morandi
I
fratelli Morandi, i fratelli del ciclismo su pista, Anselmo e Renato, lodigiani
di nascita e varesini d’adozione: sportivi dimenticati? Non proprio, visto che
Alessandro Colonna ha dedicato loro un libro in fumetti, dal titolo ‘La
saetta della pista’, che verrà presentato nel corso di un pubblico dibattito,
in programma mercoledì 4 aprile 2018, alle ore 16, allo Spazio Coop di Varese
(sede Coop di Casbeno). L’evento, organizzato dal Velo Club ‘Luigi Ganna’ e dal
Panathlon Club Varese, vede la presenza dell’autore, del giornalista del Cittadino
di Lodi Francesco Dionigi e di Claudio Morandi.
Titolo
dell’incontro: Anselmo e Renato Morandi, dai traguardi sportivi all’impegno
sociale. Anselmo, probabilmente il più forte dei due, ebbe poi importanti
incarichi a livello di Federazione ciclistica, mentre Renato preferì l’impegno
politico e la vita associativa.
Chi
ama la bici e i suoi eroi non può mancare.
mercoledì 28 marzo 2018
De Andrè a Como
Tributo a Fabrizio De Andrè, il principe libero, questa sera, giovedì 29 marzo, a Como.
L'Officina della Musica (via Giulini 14, Como) invita gli estimatori del grande cantautore genovese a questo spazio musicale, con Alessandro Cerea (voce e organo), Alba Cacchiani (voce e violino) e Guido Zanzi (chitarre).
Il concerto si terrà dalle 21 alle 23.
Pasqua
ph carlozanzi
Un cristiano sa che la Pasqua dura almeno tre giorni, i giorni del triduo pasquale, che inizia oggi, giovedì santo. Sono felice perché, perdurando il mio bisogno di vita eterna, si conserva ancora la possibilità di una risposta divina. Di che Dio si tratti non so con precisione, ma il Dio di Gesù Cristo mi va bene: è quello che ho incontrato nella mia vita.
Vi auguro risposte ai vostri bisogni più profondi.
Un cristiano sa che la Pasqua dura almeno tre giorni, i giorni del triduo pasquale, che inizia oggi, giovedì santo. Sono felice perché, perdurando il mio bisogno di vita eterna, si conserva ancora la possibilità di una risposta divina. Di che Dio si tratti non so con precisione, ma il Dio di Gesù Cristo mi va bene: è quello che ho incontrato nella mia vita.
Vi auguro risposte ai vostri bisogni più profondi.
martedì 27 marzo 2018
Il parere di Enea
Grazie all'amico Giuliano Mangano (in arte Enea Biumi) per questa bella recensione, apparsa sul suo blog (blog.eneabiumi.com):
Si parla tanto di scuola a tempo pieno ma spesso non ci si rende conto che ogni insegnante è di per sé a tempo pieno. Poi c’è chi lo è formalmente in classe e chi invece lo è anche nei suoi rapporti extrascolastici perché mantiene quello status docendi in toto: con la propria famiglia, con gli amici, con alunni ed ex alunni, con il mondo esterno. L’incontro di sabato pomeriggio (24 marzo) nella sala del Comune di Varese con Carlo Zanzi mi ha confermato in questa opinione. Non solo per la presenza di numerosi amici o per le dichiarazioni di stima da parte del Sindaco, ma per il contenuto stesso della riunione. A partire dal titolo “da papà a tempo pieno a nonno part-time: trent’anni di insuccessi”, e dall’introduzione incentrata sulla parola “sconfitta” commentata attraverso uno scritto di Pasolini. Donde si deduce che lo scopo della vita non è il successo a tutti i costi, il prevaricare gli altri, l’apparire, ma l’essere e la dignità della persona. Così anche l’ultima fatica di Zanzi “Chi si ferma è perduto” rientra in quest’ottica di insegnamento, come sostiene nella bandella lo stesso autore: “un poco ho studiato, un poco ho ascoltato, molto ho imparato leggendo il libro degli anni: qui troverete alcuni frutti”. E che altro è il mestiere di insegnante se non quello di aiutare a cogliere i frutti, quei frutti seminati anno per anno, docenza per docenza, in un interminabile dare e avere in cattedra e al di fuori di essa? Il libro, alla pari della riunione, oltre ad essere la sintesi dell’esperienza dell’autore, esperienza maturata in ambito scolastico (vittorie e sconfitte pari merito, come un atleta), contiene importanti indicazioni su sport e salute. Può essere un paradosso che uno come me antisportivo e antisalutista per eccellenza porti in primo piano il lavoro di Carlo Zanzi incentrato proprio sullo sport e sulla salute. Ma colgo questi due elementi come una metafora del vivere quotidiano. Primo come dedizione totale al mestiere che si è scelti (in questa caso l’insegnamento); secondo come ricerca del piacere e del benessere; terzo come rapporti interpersonali, confronto ed accettazione dell’altro da sé; quarto come momento di riflessione e interiorizzazione dell’esperienza. Ho lasciato il convegno soddisfatto, anche perché tra l’altro ho ascoltato della buona musica, eseguita con bravura e sentimento da Carlo (con la chitarra Martin di Mock) e dai fratelli Guido e Paolo, da Luca, l’Elvis Presley varesino, da Margherita, Alessandro e Guido (The Grapes) e da Erica e Sebastiano.
Vincenzo il combattente
ph carlozanzi
Vincenzo Bifulco, cioè il Ctl (Comitato Tempo Libero) varesino di questi ultimi anni, è morto dopo molta sofferenza e una gran voglia di vivere. Malato da anni, ha sempre resistito con la forza dei suoi progetti. L'ho conosciuto qualche anno fa, quando realizzavo con i fotografi Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli l'Agenda Varese. Ero in cerca di sponsor e ho pensato che il Ctl fosse interessato a promuovere le sue iniziative, anche per il tramite dell'Agenda. Così ci siamo incontrati, Vincenzo ed io: lui ha detto sì e mi ha comprato un certo numero di Agende. Ci si vedeva ogni tanto. L'ultima volta domenica 4 marzo (foto) in occasione della messa a dimora di un albero, alla memoria di Enrico Arcelli. Quella fredda mattina in Villa Toeplitz aveva chiesto la parola: come aspetto era piuttosto dimesso ma la parlata era sciolta. Ha ricordato il grande medico sportivo, ha avuto parole d'elogio anche per il vicesindaco Daniele Zanzi. Ha tenuto un bel discorso. Il suo ultimo in pubblico, credo.
Ciao, Vincenzo.
Vincenzo Bifulco, cioè il Ctl (Comitato Tempo Libero) varesino di questi ultimi anni, è morto dopo molta sofferenza e una gran voglia di vivere. Malato da anni, ha sempre resistito con la forza dei suoi progetti. L'ho conosciuto qualche anno fa, quando realizzavo con i fotografi Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli l'Agenda Varese. Ero in cerca di sponsor e ho pensato che il Ctl fosse interessato a promuovere le sue iniziative, anche per il tramite dell'Agenda. Così ci siamo incontrati, Vincenzo ed io: lui ha detto sì e mi ha comprato un certo numero di Agende. Ci si vedeva ogni tanto. L'ultima volta domenica 4 marzo (foto) in occasione della messa a dimora di un albero, alla memoria di Enrico Arcelli. Quella fredda mattina in Villa Toeplitz aveva chiesto la parola: come aspetto era piuttosto dimesso ma la parlata era sciolta. Ha ricordato il grande medico sportivo, ha avuto parole d'elogio anche per il vicesindaco Daniele Zanzi. Ha tenuto un bel discorso. Il suo ultimo in pubblico, credo.
Ciao, Vincenzo.
Quattro generazioni
ph angelo buttè
Quattro generazioni. Novant'anni fra il grande anziano e l'ultimo nato. Il rischio della vita richiede coraggio.
Quattro generazioni. Novant'anni fra il grande anziano e l'ultimo nato. Il rischio della vita richiede coraggio.
lunedì 26 marzo 2018
Francesca e Riccardo
ph angelo buttè
Due miei ex alunni possono anche sposarsi fra di loro. E' un'eventualità. Eccone un esempio: Francesca (assessore al Comune di Varese) e Riccardo. Ecco la loro bella famiglia. Davvero mi hanno fatto un bel regalo con la loro presenza.
Due miei ex alunni possono anche sposarsi fra di loro. E' un'eventualità. Eccone un esempio: Francesca (assessore al Comune di Varese) e Riccardo. Ecco la loro bella famiglia. Davvero mi hanno fatto un bel regalo con la loro presenza.
Gli amici della Shalom
ph angelo buttè
Resto ancora qualche istante sull'incontro di sabato in Salone Estense, grazie alle immagini dell'amico Angelo Buttè, che qui ringrazio. Consideravo le molte presentazioni dei miei libri in questi trent'anni, e il pubblico, di volta in volta con presenze fisse e altre variabili, a seconda dei libri e degli ambienti da me frequentati. Che so, per le Agende Varese tanti giornalisti, negli anni della mia presenza al Panathlon Club Varese tanti amici panathleti e via elencando. Un pubblico che, se riunito, sarebbe di una certa consistenza numerica. Ma non posso non citare gli amici della comunità Shalom di Biumo Inferiore (eccone una rappresentanza), gli amici della prima ora, gli amici di gioventù, che non mi hanno mai abbandonato. In principio erano soprattutto loro il 'mio' pubblico, che via via ha raccolto nuovi amici.
Grazie, ragazzi!
Resto ancora qualche istante sull'incontro di sabato in Salone Estense, grazie alle immagini dell'amico Angelo Buttè, che qui ringrazio. Consideravo le molte presentazioni dei miei libri in questi trent'anni, e il pubblico, di volta in volta con presenze fisse e altre variabili, a seconda dei libri e degli ambienti da me frequentati. Che so, per le Agende Varese tanti giornalisti, negli anni della mia presenza al Panathlon Club Varese tanti amici panathleti e via elencando. Un pubblico che, se riunito, sarebbe di una certa consistenza numerica. Ma non posso non citare gli amici della comunità Shalom di Biumo Inferiore (eccone una rappresentanza), gli amici della prima ora, gli amici di gioventù, che non mi hanno mai abbandonato. In principio erano soprattutto loro il 'mio' pubblico, che via via ha raccolto nuovi amici.
Grazie, ragazzi!
Monociclo 'assassino'
ph da google immagini
Ereditata
da mia mamma Ines, già nell’adolescenza mi sono accorto di avere una
tachicardia parossistica sopraventricolare (TPSV) che per molti anni non mi ha
dato particolare fastidio. Solo raramente arrivava, a seguito di un colpo, in
genere dopo aver eseguito rondata-flic-salto mortale indietro atterravo e il
cuore partiva a 160-180. Ma si calmava in fretta. Con gli anni però la TPSV si
è fatta sempre più presente e soprattutto negli ultimi dieci anni ha limitato
la mia attività sportiva, che in ogni caso è ancora presente. Non entro nei
particolari (i medici dicono che non dovrei morire di TPSV, e ciò mi consola), dico solo che il mio record personale di TPSV è circa due ore a
140 puls/min, con intervento di Adenosina in vena, unico caso, se no mi passa senza
dover ricorrere ai farmaci. Ampia premessa per dire che se mi vedete salire
lentamente le scale è per evitare che arrivi la TPSV. Posso correre lungo la
via delle cappelle del Sacro Monte senza problemi, ma le scale devo farle lentamente, e così in
genere i miei ritmi di vita si sono tranquillizzati negli anni. Ultimamente ho ancor
più ridotto le medie in bici e di corsa, per tenere basse le pulsazioni, quindi
sulla salita del Sacro Monte e Campo dei fiori in bici sono in tanti quelli che
mi superano, ma la cosa non mi disturba. Ieri però ho raggiunto il top: sono
stato superato da un monociclo!!!! In verità saliva con ottime medie, ma un
monociclo è una primizia per me. E per fortuna che pedalava un uomo: se fosse
stata una donna? Probabilmente avrei rischiato l’insorgere di una TPSV, ma una
donna no!!!!
domenica 25 marzo 2018
Sassari-OJM Varese: 87-91
ph maurizio borserini per varesenews
E se la OJM comincia a vincere anche in trasferta...non c'è n'è più per nessuno!!!!Varese fa scricchiolare il Pala Serradimigi di Sassari, e si avvicina pericolosamente non al fondo classifica, ma alla zona play-off. Sempre avanti i varesini, trascinati da Wells e Okoye soprattutto, ma è la squadra nel complesso che gira bene e ognuno porta oro in banca. Sempre avanti: 22-27 dopo un quarto, 39-52 a metà gara, poi Sassari si avvicina e alla fine del terzo siamo avanti 62-68. Una tripla dell'ex Polonara fa sentire l'alito pesante sul collo ai nostri, 66-68 all'inizio del quarto tempo. Una tripla di Larson ci riporta avanti, e poi si è sempre lì sul filo del rasoio: 73-75, poi l'ex Stipcevic mette una bomba e siamo 79-82. Sull'84-88 a -52" una dubbia decisione arbitrale dà la palla ai sardi, che sprecano ma non sprechiamo noi, e così finisce 87-91.
Impresa di Varese, la squadra c'è, Caja dirige bene la baracca che non è una baracca ma un'orchestra che non stona, nemmeno lontana dal PalA2A.
Forza Varese!
E se la OJM comincia a vincere anche in trasferta...non c'è n'è più per nessuno!!!!Varese fa scricchiolare il Pala Serradimigi di Sassari, e si avvicina pericolosamente non al fondo classifica, ma alla zona play-off. Sempre avanti i varesini, trascinati da Wells e Okoye soprattutto, ma è la squadra nel complesso che gira bene e ognuno porta oro in banca. Sempre avanti: 22-27 dopo un quarto, 39-52 a metà gara, poi Sassari si avvicina e alla fine del terzo siamo avanti 62-68. Una tripla dell'ex Polonara fa sentire l'alito pesante sul collo ai nostri, 66-68 all'inizio del quarto tempo. Una tripla di Larson ci riporta avanti, e poi si è sempre lì sul filo del rasoio: 73-75, poi l'ex Stipcevic mette una bomba e siamo 79-82. Sull'84-88 a -52" una dubbia decisione arbitrale dà la palla ai sardi, che sprecano ma non sprechiamo noi, e così finisce 87-91.
Impresa di Varese, la squadra c'è, Caja dirige bene la baracca che non è una baracca ma un'orchestra che non stona, nemmeno lontana dal PalA2A.
Forza Varese!
Joy
ph valentinazanzi
Qui non posso pubblicare il video Joy (che troverete sulla mia pagina fb), ma le parole, che sono di Valentina.
JOY
I’m flying over
the Ocean and the line of the night is chasing the symbol into the
display (frame)
The icon of the
plane eats the gloom through driving rain
So evening comes
to you and I’ve just knew it
Standing in my
fake future
I am writing to
update you on where I am, briefly describing the features of lanes
(frames)
Trees and neon
lights horizontally displaced
But daylight comes
to me, you gotta see
Crickets stop
chirp-ing
Hey, I’m gonna
sleep with my ears pricked up at your call
I’m gonna sleep
with my arms out and cold
‘Cause here we are not in two, I can’t
smell you, uh, you, what to do?
Oh you pierce,
you, oh me!
Ripples in my head
Joy is confusing
my senses
I can’t do without
and I fall on my knees
I can’t do without
and I’ve never been there before
FELICITA’
Sto volando sopra l'Oceano e la linea
della notte insegue i segni sopra il display (fotogrammi)
La sagoma dell'areoplano divora l'oscurità
attraverso la pioggia battente
Così per te arriva la sera e io l'ho
appena attraversata
in piedi sul mio falso futuro
Ti sto scrivendo per aggiornarti su dove
mi trovo, descrivendo velocemente le caratteristiche delle corsie (fotogrammi)
alberi e luci al neon disposti in
orizzontale
ma la luce del giorno mi sbatte addosso ,
dovresti vederla
i grilli smettono di frinire
(hey) sto per addormentarmi con l’orecchio
teso verso una tua chiamata
Dormirò con le braccia scoperte e al
freddo
Perché qui non siamo in due, non posso
sentire il tuo odore, e tu, cosa starai facendo?
Tu mi perfori
Increspature nella mia testa
La felicità confonde il mio sentire
Non posso fare a meno (di te) e cado in
ginocchio
Non posso farne a meno e non mi è mai
successo prima
sabato 24 marzo 2018
Papà Mario
ph sabrina lombardi
Mio papà Mario era presente ieri in Salone Estense, come sempre. Può capitare che mi dimentichi di citarlo, di ringraziarlo. Lo ammetto, ho nel cuore soprattutto il ricordo di mia mamma Ines e di mio fratello Marco, i viventi a volte li trascuro. Mai dare nulla per scontato. Ci ha pensato l'amica Sabrina, con due immagini e qualche parola.
A volte puntiamo lo sguardo al cielo per guardare negli occhi chi abbiamo nel cuore...a volte fissiamo le scarpe per ricordare il cammino fatto e la strada che la vita ci mette davanti...su di noi sempre lo sguardo del Padre ...che sia Dio o un semplice “papà”...grazie dell’invito è stata un’emozione!!
Mio papà Mario era presente ieri in Salone Estense, come sempre. Può capitare che mi dimentichi di citarlo, di ringraziarlo. Lo ammetto, ho nel cuore soprattutto il ricordo di mia mamma Ines e di mio fratello Marco, i viventi a volte li trascuro. Mai dare nulla per scontato. Ci ha pensato l'amica Sabrina, con due immagini e qualche parola.
A volte puntiamo lo sguardo al cielo per guardare negli occhi chi abbiamo nel cuore...a volte fissiamo le scarpe per ricordare il cammino fatto e la strada che la vita ci mette davanti...su di noi sempre lo sguardo del Padre ...che sia Dio o un semplice “papà”...grazie dell’invito è stata un’emozione!!
Con Davide
ph cibi
Eccomi infine con il nostro sindaco Davide Galimberti. Il borgomastro ha sempre parole troppo elogiative nei miei confronti. Non mi posso certo considerare un varesino illustre. Conosco bene i miei limiti. Amo Varese, questo sì. Comunque (come faccio quando devo valutare i miei alunni) è meglio sbagliare per eccesso che per difetto!
Eccomi infine con il nostro sindaco Davide Galimberti. Il borgomastro ha sempre parole troppo elogiative nei miei confronti. Non mi posso certo considerare un varesino illustre. Conosco bene i miei limiti. Amo Varese, questo sì. Comunque (come faccio quando devo valutare i miei alunni) è meglio sbagliare per eccesso che per difetto!
Mock, Luca e Paolo
ph cibi
E' stato per me uno dei momenti più commoventi. Ma lo sapevo. Io con la Martin di Mock, che per me è come abbracciare lui, e poi mio fratello Paolo, per la prima volta noi tre fratelli insieme per Marco, e poi Luca, l'Elvis Presley varesino, con la sua quotidiana lotta contro il Parkinson, e la canzone finale, 'Time to start again', un inno alla vita.
E' stato per me uno dei momenti più commoventi. Ma lo sapevo. Io con la Martin di Mock, che per me è come abbracciare lui, e poi mio fratello Paolo, per la prima volta noi tre fratelli insieme per Marco, e poi Luca, l'Elvis Presley varesino, con la sua quotidiana lotta contro il Parkinson, e la canzone finale, 'Time to start again', un inno alla vita.
The Grapes
ph cibi
The Grapes, cioè Margherita Gagnoni (una voce davvero interessante), Alessandro Gareri e Guido Zanzi. Hanno eseguito due inediti. Li ringrazio, in particolare mio fratello Guido, sempre presente ai miei incontri, sempre disponibile a coinvolgere, farsi coinvolgere e 'travolgere' dalla sua grande passione per la musica.
The Grapes, cioè Margherita Gagnoni (una voce davvero interessante), Alessandro Gareri e Guido Zanzi. Hanno eseguito due inediti. Li ringrazio, in particolare mio fratello Guido, sempre presente ai miei incontri, sempre disponibile a coinvolgere, farsi coinvolgere e 'travolgere' dalla sua grande passione per la musica.
Erica e Sebastiano
ph cibi
E come sempre, nei miei incontri, anche la musica. Ecco i miei ex alunni Erica Bazzeghini (Erica Bi), una voce delicata, e Sebastiano Rizzato, chitarrista. Visti i risultati, la prossima volta eseguiranno non una ma almeno due o tre canzoni.
E come sempre, nei miei incontri, anche la musica. Ecco i miei ex alunni Erica Bazzeghini (Erica Bi), una voce delicata, e Sebastiano Rizzato, chitarrista. Visti i risultati, la prossima volta eseguiranno non una ma almeno due o tre canzoni.
Con Alex
ph cibi
Alessandro Andreoni, Alex, mio ex alunno, un ragazzo serio, motivato, esemplare. Di ritorno dalle Paralimpiadi in Corea (faceva parte della nostra nazionale di hockey su slittino, arrivata quarta), è venuto a trovare il suo vecchio prof. Che è stato felicissimo di rivederlo.
Alessandro Andreoni, Alex, mio ex alunno, un ragazzo serio, motivato, esemplare. Di ritorno dalle Paralimpiadi in Corea (faceva parte della nostra nazionale di hockey su slittino, arrivata quarta), è venuto a trovare il suo vecchio prof. Che è stato felicissimo di rivederlo.
Con Fabio
ph cibi
Fabio Ilacqua, musicista, paroliere (fra le altre canzoni, Occidentali's Karma), artista, mio ex alunno. Ieri è venuto a trovarmi.
Fabio Ilacqua, musicista, paroliere (fra le altre canzoni, Occidentali's Karma), artista, mio ex alunno. Ieri è venuto a trovarmi.
Andrea e Paolo
ph cibi
Bambi e Mariano Lazzati, Giuseppe Talamoni: i loro figli Andrea e Paolo, miei ex alunni, erano con noi ieri pomeriggio.
Bambi e Mariano Lazzati, Giuseppe Talamoni: i loro figli Andrea e Paolo, miei ex alunni, erano con noi ieri pomeriggio.
Autoscatti
Autoscatti in Salone Estense, ieri, prima dell'inizio della presentazione del mio nuovo libro. Con Luca Guenna, Chiara Violini (direttrice della Civica Biblioteca), con mio fratello Paolo e con il nostro sindaco, Davide Galimberti.
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