ph carlozanzi
Ieri sera è stato presentato, in libreria Feltrinelli, il libro di Alfredo Ambrosetti: La mia storia. Sottotitolo: tanto studio, tanto lavoro, tante innovazioni, grandi soddisfazioni. A dialogare con Alfredo, Ferruccio De Bortoli, noto giornalista.
Alfredo Ambrosetti, cioè un varesino non notissimo nella sua città ma assai noto in Italia e nel mondo. In effetti a Varese si vede poco, non partecipa attivamente né alla vita politica locale né a iniziative culturali. Sapevo che era figlio di Antonio Ambrosetti detto Togn. Il padre teneva un negozio in via Veratti, era grande appassionato di ciclismo, fu lui a fondare la Società ciclistica Alfredo Binda, che significa Tre Valli Varesine. Amico del grande Alfredo Binda, Antonio era soprannominato il tenacissimo per la sua forza di volontà. Che certamente ha trasmesso al figlio Alfredo, che ho conosciuto alla tele, per via del noto Forum di Cernobbio, organizzato da decenni dallo Studio Ambrosetti, che riunisce Capi di Stato e di Governo, eminenti economisti e gente di potere da tutto il mondo. Ieri sera ha detto fra l'altro: 'Il mio motto è imparare, sino all'ultimo giorno della vita.'
Il suo Studio Ambrosetti ha 50 dipendenti, 6 sedi in Italia, utili assai interessanti, è consulente di importanti multinazionali e imprese nazionali.
Per saperne di più, ora abbiamo la sua biografia.
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