Fragole
di carlozanzi
Il
cielo quest’oggi piange neve,
scordandosi
le promesse di marzo;
mi
rifarò con due mani di fragole,
coccolate
da serre lontane.
Le
laverò come si lava un bimbo,
le
taglierò senza il dolore del sangue,
nevicherà
zucchero e gocce di vino,
nella
centrifuga di un cucchiaino.
Attenderò
con pazienza il disgelo,
la
dolce guazza che nasce sul fondo,
promettendo
che non avrò fretta,
se
ogni frutto mi merita tutto.
Non
sprecherò con un gesto distratto
un
dono che non ho meritato;
il
cielo oggi ha il fiato di ghiaccio,
porto
in dote una coperta di fragole.
2
marzo 2018
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