lunedì 8 agosto 2016

La mia scuola - 20



Ho trovato (me l’ero dimenticato) il mio diario di prima liceo (foto), il DIARIO B.C. 1972-73. E’ il solo diario che ho conservato, insieme ad un quaderno di Geografia astronomica, scritto in bella grafia…certamente avrò bruciato all’istante i quaderni di Revelli! Il diario mi permette di avere certezze sui prof. In italiano ecco infatti Sergio Lovisolo, poi sempre Gianfranco Garancini di religione (e parlava..parlava..parlava…), ed ecco, in matematica, Salvatore Anastasi, che si merita due righe. Dunque, Anastasi non era certo un leader come l’omonimo giocatore del Varese, della Juve e della Nazionale. Era un ‘debole’, non riusciva a tenere la classe, non aiutato da una materia che era solo orale, Cenerentola fra le materie. Uomo del sud, parlata caratteristica, arrivava e cominciava a spiegare e soprattutto a scrivere alla lavagna, mostrando la schiena alla classe: e lì cominciava la baldoria! Di tutto e di più. Ogni tanto si girava per dire che c’era. Aveva elaborato una lunga serie di frasette simpatiche, che ripeteva continuamente, con le quali forse si illudeva di rabbonire la classe, o di volta in volta qualche singolo elemento poco partecipe. Io, che ho sempre odiato prendermela con i deboli, lo stavo ad ascoltare, meglio, dormivo ad occhi aperti, ma almeno non parlavo. In pochissimi lo seguivano, e fra questi Giulio De Palma, che eccelleva in tutte le materie ma soprattutto in matematica. Infatti il prof., in caso di difficoltà nella risoluzione di qualche enigma alla lavagna, si rivolgeva a lui o a Matilde Sala. Non ricordo come si svolgevano le interrogazioni, ma forse nemmeno interrogava, regalava i voti, consapevole del suo fallimento professionale.  Chiude la lista il prof. di ginnastica, Ottorino Girardin, il bello fra i prof., aitante e molto corteggiato dalle alunne nonché dalle professoresse, soprattutto dalla collega di educazione fisica. Del resto questo è il destino dei prof. di ginnastica! (scherzo, naturalmente)

20-continua

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