ph carlozanzi
Quando penso al mio Luna Park, trovo anzitutto due cadute. La prima in bici, anni 1962-63 più o meno, giostre alla Schiranna, come oggi, in discesa in bici verso il lago, scivolata in curva, fondo viscido per pioggia fine, stop contro un paracarro di granito: ho rischiato di farla subito finita la mia vita. Poi forse l'anno dopo, Luna Park in piazzale Kennedy, caduta dentro una pozzanghera, lacrime e gettoni di autoscontro in regalo da parte di un giostraio gentile. Poi ho avuto la fortuna di tornarci come papà, e oggi addirittura come nonno.
Un calcio in culo alla malinconia!
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