Il 5 luglio del 1984 a Macugnaga è
una splendida giornata di sole: nella chiesetta di Isella si sposa mio fratello
Guido con Nicoletta. Eccoli in foto, con i genitori.
Un mese più tardi, così scrive mia
mamma:
‘7 agosto
1984 – Quanti giorni sono passati! Di voglia, neppure di scrivere, ne ho avuta
poca. Non sono altro che sfilate giornate di grande malessere fisico e morale.
Sento che tutti penano intorno a me e io guardo il crocifisso e rimango
impassibile. E so questo quanto non mi faccia bene. Guido si è sposato,
diventerò nonna in gennaio di due bei nipotini. Ho iniziato la cura per l’ipotiroidismo!!!
(Purtroppo ancora una volta ho penato per niente e la tiroide non funzionava
davvero). Da qualche giorno noto un qualcosa di diverso nei miei disturbi,
forse gli effetti dei medicinali si fanno sentire. Lo specialista mi sta
tenendo strettamente controllata, perché in realtà di disturbi ce ne sono tanti
e ormai cronici. Ma la vera specialista è la Croce di Cristo, che proprio
qualche giorno ormai passato mi ha fatto sentire sensazioni strane, capaci di
smuovere dentro di me una strana melma, che solo al diavolo sapeva appartenere.’
Nella mia agenda leggo, in data 28
luglio 1984, che siamo a cena da Ines e Mario, che mamma Ines sta un pochino
meglio e che sta facendo le scarpine a maglia per i nipotini in arrivo. La cosa
ci rincuora e così Carla ed io partiamo più tranquilli per le vacanze Shalom a
Lignod, in Val d’Ayas, il 3 agosto. Vacanze montane che dovremo interrompere
anzitempo, perché domenica 12 dicembre, alle 15, a Genestrerio, vengono celebrati
i funerali di mia zia Luisa, moglie di Mario Ravasi. Eccole insieme, Ines e Luisa, molti anni
prima.
90-continua
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