Altre due immagini significative,
scattate nella vicina Svizzera. Dopo 25 anni, Mario e Ines tornano sulla croce
di Scudellate, dove andarono quando Carlo e Guido erano piccoli. E poi una
riunione di famiglia a Genestrerio, dagli zii Mario e Luisa. Intanto il diario
continua:
’11 aprile
1984 – Papà è ammalato, ha la febbre alta: influenza. Sono sola, sento
sensazioni strane, essere sola e dover affrontare…In mattinata si sovrappongono
momenti disperati, non ce la faccio, prendo un Tavor e mi butto sul letto
vicino al papà. Mi calmo e passa qualche ora. E’ mezzogiorno, devo fare
qualcosa al papà per pranzo ed ecco che così mi ritrovo in cucina come non lo
facevo più da tanto tempo. Organizzo…sentite cosa dico: organizzo e
sento persino un pochino di fame. Mangio con papà con meno nausea. Proseguo nei
miei abituali lavori di casa e poi riposo. Mi alzo per lasciare papà tranquillo
e continuo il lavoro a maglia. Non mi sento più così angosciata e il papà se ne
accorge. Mi dice anche: -Vedi, mi ammalo io per far guarire te…- In serata mi
metto anche a stirare. Dopo cena giustamente mi sento stanca e mi corico vicino
al mio papà. O Signore mio Dio, quanto Ti ringrazio di questa strana ma
insolita giornata.’
Mia mamma chiama suo marito papà: certo,
è il padre dei suoi figli ma forse pensa anche al suo di padre, nonno Battista,
al quale era molto affezionata.
Il 13 marzo mia mamma era andata in
visita dal prof. Magno, che l’aveva rassicurata: tutto procede bene. Certamente
non era quella la verità.
86-continua
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