Ma è arrivato il momento di tornare
al diario di mamma Ines, a quegli anni Settanta che avevamo lasciato, per
tornare indietro e respirare un po’. Perché quel 1976 portò nella nostra
famiglia una triste notizia.
‘…Ma
qualcosa ancora mi attendeva. Arrivata ormai al massimo della mia completezza
come moglie, come madre e come insegnante non potevo desiderare altro. Ma arrivò
tragica la primavera del 1976, quando la menomazione più crudele che si possa
aspettare una donna fu decisa sul mio corpo. Mi fu asportato il seno sinistro
per un tumore. A questo punto preferirei non descrivere le sensazioni della mia
dolorosa storia. Dio comunque mi aiutò ancora una volta, donandomi una famiglia
meravigliosa che con grande amore mi aiutò a superare il momento più duro della
mia vita…’
Lo ricordo come fosse oggi, quel
timore di mamma Ines, quel piccolo chicco di riso che sentiva al seno, in
apparenza niente di grave, poi la visita, la sentenza, l’operazione. Leggere
che la sua famiglia le è stata accanto mi fa piacere, ma credo che il merito
sia stato soprattutto di papà Mario. Noi ragazzi, nel pieno della voglia di vivere,
certo capivamo, ma in fondo speravamo ed eravamo portati a sminuire la gravità
della malattia.
Quell’estate comunque mia mamma reagì,
ed eccola in vacanza a San Remo con il suo Mario.
73-continua
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