Il 1980 è un anno di grande
sofferenza per Ines e Mario, soprattutto la prima parte dell’anno. E ciò è
testimoniato non solo dalla mia memoria, ma ancor più dal diario di mamma Ines.
Che iniziò a scrivere proprio in quel mese di marzo.
25 marzo
1980 – Sono le 19.15. Mi trovo in un lettino d’ospedale; questa volta in una
cameretta abbastanza serena. Anche il mio animo è sereno. La Madonna del
S.Monte mi ha ascoltata e sento in me una forza nuova che assolutamente solo
una settimana fa mi era totalmente sconosciuta. Non ho mai voluto scrivere
niente di mio poiché il ricordo dei diari di mia sorella mi aveva sempre
rattristata. Ma oggi Carlo mi ha detto: -Mamma, perché non scrivi? Forse fa
bene scrivere ciò che si ha dentro.- Tenterò, figlio mio, se non altro lascerò
qualcosa che vi aiuterà meglio a conoscere la vostra mamma. Buona notte!
Ricordo molto bene quel periodo. Io
pieno di vita, tornato dal militare iniziavo la mia carriera di insegnante ad
Arcisate, c’era la prospettiva del matrimonio nel 1981, l’amore per Carla, la
ricerca della casa. Per mia mamma il calvario continuava. Dopo alcuni anni
discreti, ecco una nuova mazzata: difficoltà a respirare, problemi ai polmoni,
liquido sospetto. E i sospetti sono certezze: vi sono cellule tumorali. Il
tumore al seno non era stato debellato con un’operazione radicale, si stava
ramificando, era ancora presente. Oltre al dolore fisico, per mamma Ines
tornava l’ansia, la paura, la prospettiva più cupa. E anche mio papà subì
fortemente il colpo. Non so cosa gli disse di preciso il prof. Magno, so che
cadde in una profonda crisi depressiva. In questo quadro un giorno mia mamma mi
chiamò, eravamo soli in casa io e lei, mi chiese di andare in camera sua, ci
sedemmo ai piedi del letto. Non ricordo con precisione le parole, ma il senso
sì: mi confidò che trovava in me una sensibilità particolare, che ciò che mi
stava per dire l’avrei capito, che si sentiva di dirlo a me. Cosa disse non
ricordo, probabilmente mi confessò la sua paura di morire. In quel contesto
credo di averle consigliato la scrittura, consiglio che seguì il giorno stesso.
Vi è una foto molto triste di mia mamma, che la ritrae il giorno di Pasqua del
1980, davanti alla casa di Gabriella. Scrive sotto la foto: sto molto male, sottolineato due volte.
78-continua
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