ph valentina zanzi
In questo momento della mia vita non sono preso dalla rete del dolore, né fisico né psichico. Però il dolore è intorno a me, mi accerchia, urla e pur tappandomi le orecchie lo sento. Non riesco a trovare un senso al dolore, è il non senso per eccellenza, amo tutti coloro che dedicano le loro energie per alleviarlo. Cercare un senso al dolore è come voler credere in Dio (con uno sforzo volontaristico) o come pretendere che una formica sia in grado di sopportare il peso di un piede che la schiaccia. Il dolore, quando arriva, ci schiaccia. Per questo provo un senso di stupore quando noto che alcuni, con protervia, mantengono un atteggiamento di potere, di superiorità, di invincibilità di fronte alla vita.
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