lunedì 28 maggio 2018

Monnezza di valore

                                                       ph carlo zanzi e alberto bortoluzzi


C'è chi i rifiuti fa di tutto per distruggerli, c'è chi cerca di riciclarli e chi li ricicla con modalità artistiche, li valorizza, li riporta in vita. Ma questi ultimi sono una rarità, che comprende il fotografo varesino Alberto Bortoluzzi. Non so quanti mesi abbia passato Bortoluzzi nelle discariche varesine di via dell'Ecologia e della Schiranna, non so quanti odori molesti abbia dovuto sopportare, mani nella spazzatura per trovare una modalità geniale di riportare al presente ciò che è stato gettato via. E così è nata questa mostra del tutto particolare. Vernissage lo scorso sabato, su al Castello di Masnago. Titolo: Microstorie di archeologia contemporanea. "Tutti prima o poi finiamo nei rifiuti" ha detto il fotografo, "nel senso che tutto ciò che ci appartiene, anche piccoli oggetti che conserviamo nei cassetti, poi vanno nella spazzatura, soprattutto quando uno muore. Soprattutto questi ho cercato e valorizzato....Mi sono immaginato le storie che stanno dietro un oggetto insignificante per tutti, meno che per chi quell'oggetto ha conservato." Oggetti ricchi di significato per lui, Bortoluzzi, non certo un fotografo della realtà, diremmo del reale trasformato dalla sua fantasia e dalla sua fanciullezza mai invecchiata. "Altri progetti? Sì, ne ho, ma ora voglio prendermi un po' di pausa. Da quattro o cinque anni non mi riposo, viaggi in Vespa, in bici, poi il libro e la mostra per i duecento anni di Varese, e poi Chicche di caffè e infine questa mostra, con il video e il catalogo....ora mi riposo un po'."
La mostra sarà aperta sino alla fine di settembre. Da non perdere. 

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