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Eppure lo sappiamo..noi che abbiamo più di sessant'anni sappiamo bene che per godere di quella modesta felicità che ci è concessa abbiamo bisogno di equilibrio, stabilità emotiva e affettiva, qualche punto fermo, possibilmente un Dio e l'apertura al trascendente, con la speranza di una vita eterna...lo sappiamo che non possiamo godere di botte piena e moglie ubriaca...lo sappiamo eppure ci lasciamo affascinare dalle vite di chi fa il contrario, sperimenta, rischia, vive di eccessi in tutto, in apparenza non finge, non dice bugie, fa della spontanea sincerità una norma...non si accontenta, è estremo, radicale, soffre tremendamente, paga di persona e poi magari gioisce alla follia, o almeno spera...non lo conosco, ma pare che Eduard Limonov (oggi a Varese) sia un personaggio siffatto...già noto ma reso ancor più celebre dalla nota biografia del famoso scrittore francese Emmanuel Carrère (che con tale romanzo è diventato ancor più ricco e famoso, Eduard lo ha definito un utile nemico). Devo dire che oggi più di un tempo simili personaggi non mi convincono, non credo siano felici come lo sono io, senz'altro sono più intelligenti, colti, coraggiosi di me.....ma da quando ho deciso che lo scopo della mia vita è essere felice, gli estremi, gli estremismi, gli estremisti mi incuriosiscono meno. Con tutto ciò, poiché alcuni miei amici amano Limonov, andrò ad ascoltarlo.
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