E
così mi sono seduto sul podio di Calcinate degli Orrigoni e mi sono gustato il
panorama. Per l’ultima volta. Ultima gara coi ragazzi, distrettuali di
atletica, i primini, sempre entusiasti, gasatissimi. Mi sono seduto sul podio
perché questo podio di Calcinate ho sempre insistito perché venisse utilizzato,
perché i ragazzi anche nella fase distrettuali avessero una medaglia. Questa
pista ‘Gianni Bellorini’ per me è importante: perché ho disputato con gli alunni
Vidoletti decine e decine di gare, perché per almeno dieci anni ho accompagnato
le mie tre figlie alla Nuova Atletica Vartese, perché per anni ho corso anch’io e torno una volta
all’anno, per il test delle chiodate. Oltre vent’anni fa venne fuori questo
discorso del Distretto e delle gare distrettuali di atletica: non so perché,
mosso dall’entusiamo dell’età giovanile, mi buttai come coordinatore delle
distrettuali di atletica di Varese. Ricordo ancora con grande ansia le
preoccupazioni per il meteo, le telefonate per avvisare le scuole che le gare
erano state rinviate, un anno addirittura tre volte rinviammo la gara e poi la
disputammo sotto la pioggia, e il prof. Pinzin si arrabbiò molto, come fosse colpa
mia se il meteo era vigliacco. Ho sempre cercato di non far mancare le medaglie,
prima coi fondi del distretto, poi con la ricerca di sponsor privati, infine grazie
alla generosità di Pippo Gazzotti e del suo ufficio. Che anche oggi ha fatto la
sua parte. Ricordo quando ancora non si utilizzava il computer per le
classifiche, predisponevo un grosso foglio e di volta in volta segnavo con il
pennarello i risultati delle varie scuole, per poter poi redigere la classifica
a squadre in un tempo ragionevole. Le corse per arrivare a finire le gare alle
12.30, perché i bus dovevano partire. E, negli ultimi anni, la bella usanza di
premiare i prof di Varese che andavano in pensione, mettendoli sul podio con
una medaglia al collo: Pinzin, Cosimetti, Pellegrini, Cantoreggi, Cadonà, Lelii,
Bosetti…... Piccole tradizioni, che spero rimangano. E questa volta è toccata a
me salire sul podio. Ringrazio per il bel regalo (una lussuosa La Coste verde),
mi sono emozionato (ovvio), i ragazzi che applaudivano, i colleghi che applaudivano,
i genitori che applaudivano e poi sul podio con mio papà Mario. Lo convinsi a
venire a dare una mano nelle premiazioni e lui anche oggi, 92 anni fra pochi
giorni, non ha voluto mancare all’appuntamento, con felpa Vidoletti e
cappellino Pallacanestro Varese.
A
62 anni lo posso dire: sono queste le gioie della vita. Che non si comprano.
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