mercoledì 2 maggio 2018

Quando non hai niente da dire

                                                                                            ph valentina zanzi



Quando non hai nulla da dire, è meglio che non dici nulla.
Quando la tua mente è piatta come un mare in bonaccia, non navigare in pensieri sterili. Se non puoi muoverti, stai fermo e rilassati.
Accetta la tua povertà, più ricca d’ogni tentativo di sorprendere. Sorprenditi della tua nullità. In positivo.
Per coerenza non dovresti condividere il tuo dire, se non hai nulla da dire, ma l’incoerenza è parte della tua imperfezione.
Riposati. Stai quieto. Il far niente non è dolce ma può essere salutare. So che è impossibile annullare il pensiero, ma soprattutto è la vanagloria che s’agita, come una flatulenza che cerca lo sfogo. Tieni dentro il cattivo odore. E se è una serata fredda e ventosa, quando l’incoerenza dolorosa dell’esistere vince, non farla vincere ma non annullare il dolore, dimentica e non dimentica, se per te è utile prega, se per te è utile scrivi, telefona, dormi…ma non insegnare alla vita come si fa, con parole sapienti e con la pancia piena.
Guarda e impara.

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