Il basket, come la vita, può essere crudele. Il basket, come la vita,
può non riservare un lieto fine. Finale amarissimo per Varese stasera
al Palazzetto, un amaro che nemmeno trenta zollette di zucchero può
addolcire. Le furie rosse partono bene, pimpanti, arrembanti, aggressive e
segnanti. 27-22 per noi dopo un quarto, che indica già un ottimo Caruso (foto), poi
una bomba annullata a Reyes a fil di sirena, a mio avviso regolarissima. Resta
il dubbio che la non concessione sia legata alla luce rossa che si accende sul
cubo quando suona la sirena, luce che non è apparsa. Si parte con due triple di
fila di Brown, Caruso convince, Johnson molto meno ma il coach gli dà fiducia,
come dà troppa fiducia a Woldetensae, una fiducia mal ripagata: Wolde finirà
con 0 punti e 4 falli. Si finisce con due punti regalati a Trento, che resta
incollata ma sempre dietro: 51-46. Si parte con un lampo di Johnson, purtroppo
Wolde fa il 4° fallo, le furie rosse varesine hanno 10 punti di vantaggio
(60-50), Caruso è in stato di grazia e ci becca anche dalla lunga, una tripla
che fa scoppiare il palazzetto e rinfranca i cuori deboli: 16 punti per il
giovane pivot. Ma Trento non molla, s’avvantaggia anche di alcuni errori
arbitrali (non fischiato un passi clamoroso) sicché finisce 68-64: i montagnini
ci sono alle calcagna. Il play rosso De Nik non è in giornata sfavillante, Ross
(bene - foto) fa il doppio lavoro, capitan Ferrero strapazza la retina dalla lunga,
tripla di Brown da distanza siderale, De Nik sbaglia un rigore a porta vuota,
Johnson non convince, Brown (foto), davvero in giornata sì, viene tolto dal campo
inspiegabilmente, negando al pubblico la mano più calda della serata. A meno 3’
dalla fine siamo 82-74, troppo poco per stare tranquilli. Trento s’avvicina.
Ross perde palla, Brown sbaglia, pareggio 83-83 quando mancano 38”. Johnson
rocambolescamente fa 2 punti, avvitandosi in aerea come un cavatappi ma Trento
pareggia subito. Ci restano 5”, Caruso dalla lunga sbaglia. 85-85:
supplementari. E’ chiaro che Trento ha il vantaggio psicologico. Ci sorpassa
(85-87), Ross manofredda fa 2 su 2 dai liberi, poi ancora 2 punti di Ross per
il sorpasso (89-87). Fallo in attacco di Trento, se Varese segna (manca solo un
minutino) si può sperare ma Johnson sbaglia, Spagnolo (fra i migliori trentini)
fa 2 su 2 dai liberi, nonostante il vento contro del tifo della curva Nord.
Altri 2 punti di Ross, davvero bravo, ma Trento pareggia di nuovo: 91-91. Ma la
palla è nostra: Varese sbaglia, Trento con una tripla da distanza pazzesca, a
fil di sirena, ci mette al tappeto: 91-94. Mai arrivare punto a punto. Sempre
avanti Varese, meno quando più serve, cioè alla fine.
Che dire? Quando si perde tutto è negativo. Niente affatto. Molto bene
Caruso, molto bene Brown, bene Ross, bene Reyes, molto dinamismo, l’appellativo di furie rosse
ci sta. Onore al merito a Trento, soprattutto Spagnolo (un 2003!), Flaccadori,
il sempreverde Forray, Atkins.
Peccato. Restiamo ad una sola vittoria, due sconfitte per un pelo.
In ogni caso: Forza Varese!
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