Chi come me si espone in pubblico, si sottopone al giudizio della gente,
sa che può anche ricevere qualche nota negativa. Ieri sera una lettrice mi ha
detto: “Ho già letto il tuo ultimo romanzetto!” Non vi è stato il tempo di
approfondire il concetto di romanzetto, un diminutivo che non mi è piaciuto,
perché non vi ho letto il concetto di romanzo breve: vi sono bellissimi romanzi
brevi. Il mio ultimo ‘La strada per le stelle’ è un romanzo breve. Per la
lettrice un romanzetto...ma non mi ha dato l’idea di averlo letto con
attenzione, perché si era confusa su un passaggio fondamentale.
Un’altra lettrice ha detto che sono uno scrittore naif. A tale termine
in genere si associano parole quali colori vivaci, ingenuo, schietto, primitivo,
candido, semplice…Non mi ritrovo molto, se non nella schiettezza e nella
semplicità. Ma anche qui non ho avuto modo di approfondire l’argomento con la
lettrice.
Per fortuna raccolgo anche pareri positivi, che mi tengono in vita (come
scrittore). Uno mi ha detto: “I tuoi romanzi vanno giù come un bicchiere di
Coca Cola!” L’ho preso come un complimento.
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