ph carlozanzi
Non restavano sedie libere stasera in Sala Morselli, alla Civica
Biblioteca varesina. Nell’ambito degli Incontri con gli autori, era oggi sul
‘palco’ Roberto Fassi (giornalista, scrittore, già maestro e dirigente
scolastico) con il suo libro ‘Un’Europa da Fiaba’. Di che si tratta lo
leggerete poi. Dirò solo che Fassi è stato introdotto da Valentina Marocco (per
la Biblioteca), dall’assessore ai Servizi Educativi del nostro Comune, Rossella
Dimaggio, dall’editore Fiorenzo Croci,
da Annarosa Confalonieri per il Cavedio e dalla musica di Mario Cremona
(chitarra) e del figlio Francesco (canto).
La professoressa Confalonieri (foto in basso) ha spiegato nei dettagli la differenza fra
fiaba e favola, ha posto alcune domande all’autore, che ha risposto come sua
abitudine con controllata competenza.
Roberto Fassi è un narratore varesino, giornalista per anni al settimanale ‘Luce’ e
appassionato di letteratura per ragazzi, oltre che fotografo e viaggiatore.
Molto seguito il suo sito www.viaggivecchiaeuropa.wordpress.com.
Il
suo nuovo libro è destinato principalmente a ragazzi fine elementari-primi anni
delle scuole medie, anche se la fiaba non ha limiti di età.
Le
edizioni Il Cavedio di Fiorenzo Croci hanno affrontato questo rischio editoriale
nella convinzione che si possa collaborare alla costruzione dell’Europa unita e
solidale anche attraverso la fiaba.
“Il
pifferaio magico e il gatto con gli stivali” racconta Roberto Fassi “sono
personaggi molto conosciuti, molto meno è noto Smolineck e il principe con le
orecchie d’asino, eppure tutte queste figure di fantasia appartengono allo
stesso mondo delle fiabe europee. Dai tempi dei tempi, narrare storie
fantastiche è comune ai paesi del Vecchio Continente.”
Non
abbiamo già grande abbondanza di libri di fiabe?
“Certo”
ammette Fassi, “nel mercato editoriale attuale sono centinaia i libri di fiabe
proposti in libreria e in rete, ma si tratta per lo più di riduzioni a tutto
vantaggio della sola veste grafica o di testi con una narrativa eccessivamente
retorica. Noi siamo andati in controtendenza.”
In
che senso?
“Anzitutto
siamo andati alla ricerca delle versioni originali. Alcune risalgono alla fine
del 1600, come quelle di Charles Perrault, o agli inizi dell’Ottocento, come
quelle dei fratelli Grimm. Trovati gli originali, li abbiamo tradotti e quindi
adattati per i giovani lettori odierni, con una riscrittura dinamica e
divertente, senza compromettere la cadenza della fiaba antica. Del resto lo
stesso Italo Calvino sostiene che la necessità della rielaborazione delle fiabe
è insita nella loro stessa natura.”
Eccoci
quindi al contenuto del libro: 12 fiabe, 9 classiche e 3 contemporanee. Fra le
classiche non potevano mancare ‘I quattro musicanti di Brema’ (dalla tradizione
tedesca) e ‘I vestiti nuovi dell’Imperatore’ (dalla tradizione danese), fiabe
notissime, unite ad una fiaba ritrovata dall’accademico portoghese Francisco
Adolfo Coelho e ad una delle opere ottocentesche della scrittrice boema Bozena
Nemcova. Infine tre fiabe contemporanee, nate dalla penna dello scrittore
varesino: ‘Jumbo e la gazza ladra’, ‘Voglia di luna’ e ‘La presa della
pastiglia’.
“Siamo
andati in controtendenza anche per ciò che riguarda il rapporto
testo-illustrazioni. Non sono molti i disegni, come pochi erano quelli dei libri
per ragazzi degli anni Sessanta e Settanta. Le illustrazioni sono di Renato
Pegoraro.”
Questa
nuova avventura editoriale è promossa e sostenuta da Anmig Varese e Anmig
Lombardia. Il libro è disponibile a Varese presso la Libreria degli Asinelli
(piazza della Repubblica 5) e la sede de Il Cavedio (Varese Corsi – piazza
della Motta 4). I ricavati delle vendite di Un’Europa da fiaba, come accade per
molte opere delle Edizioni Il Cavedio, saranno devoluti alla Fondazione Ricerca
Fibrosi Cistica.
Nessun commento:
Posta un commento