venerdì 14 ottobre 2022

Galante, fra nobiltà e miseria


 



Continua la bella rassegna culturale ‘Incontri d’autore in biblioteca’ in Sala Morselli, alla Biblioteca Civica di Varese. Ieri, giovedì 13 ottobre, è stata la volta dello scrittore e poeta Gianfranco Galante, che ha presentato il suo nuovo romanzo ‘Il nobile ricco e il povero nobile’ (Macchione editore). Con lui la giornalista e scrittrice Anna De Pietri e il docente e scrittore Vincenzo Capodiferro. Dopo i saluti di Valentina Marocco (per la Biblioteca), si è sviluppato l’incontro (presenti fra gli altri l’editore Pietro Macchione, il poeta Umberto Belardinelli e l’ex comandante dei Vigili del Fuoco Giulio De Palma), prima del quale abbiamo rivolto alcune domande all’autore.

La sua penna corre veloce, ha già pubblicato diversi libri, questo romanzo di cosa tratta?

“E’ una storia ambientata in Baviera nel 1952. E’ la vittoria della nobiltà sulla miseria del dopoguerra tedesco.”

Quanto c’è di vero e quanto di finzione?

“E’ una storia fantastica ma insieme così reale che potrebbe essere accaduta centinaia di volte. Scrivendola infatti ho pensato fosse vera. Di storico abbiamo parte del processo economico tedesco di quel periodo, alcune ville e alcuni castelli. Il resto è finzione letteraria.”

Questo è il suo dodicesimo libro. Lei spazia dalla narrativa alla poesia. Citiamo qualche titolo: ‘La vita pretende dignità’, ‘Mario’, Volevo raccontare una storia’...Il linguaggio poetico non è molto diverso da quello narrativo?

“Potrei rispondere così: il mio romanzo è trattato poeticamente.”


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