Continua la bella rassegna culturale ‘Incontri d’autore in biblioteca’
in Sala Morselli, alla Biblioteca Civica di Varese. Ieri, giovedì 13 ottobre, è
stata la volta dello scrittore e poeta Gianfranco Galante, che ha presentato il
suo nuovo romanzo ‘Il nobile ricco e il povero nobile’ (Macchione editore). Con
lui la giornalista e scrittrice Anna De Pietri e il docente e scrittore
Vincenzo Capodiferro. Dopo i saluti di Valentina Marocco (per la Biblioteca),
si è sviluppato l’incontro (presenti fra gli altri l’editore Pietro Macchione,
il poeta Umberto Belardinelli e l’ex comandante dei Vigili del Fuoco Giulio De
Palma), prima del quale abbiamo rivolto alcune domande all’autore.
La sua penna corre veloce, ha già pubblicato diversi libri, questo
romanzo di cosa tratta?
“E’ una storia ambientata in Baviera nel 1952. E’ la vittoria della
nobiltà sulla miseria del dopoguerra tedesco.”
Quanto c’è di vero e quanto di finzione?
“E’ una storia fantastica ma insieme così reale che potrebbe essere accaduta
centinaia di volte. Scrivendola infatti ho pensato fosse vera. Di storico
abbiamo parte del processo economico tedesco di quel periodo, alcune ville e
alcuni castelli. Il resto è finzione letteraria.”
Questo è il suo dodicesimo libro. Lei spazia dalla narrativa alla
poesia. Citiamo qualche titolo: ‘La vita pretende dignità’, ‘Mario’, Volevo
raccontare una storia’...Il linguaggio poetico non è molto diverso da quello
narrativo?
“Potrei rispondere così: il mio romanzo è trattato poeticamente.”
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