lunedì 17 ottobre 2022

Il Pigio e il Pio


 

Li ho immortalati ieri sera al Palazzetto dello Sport: quello a sinistra è il Pigio (detto Giancarlo Pigionatti), l’altro è Claudio Piovanelli (detto Pio). Giornalisti (pensionati) sezione sport del quotidiano La Prealpina (il Pigio addirittura caporedattore) ancora seguono le sorti della Varese della palla a spicchi.

Pio è un grande runner, lo si vede correre ancora come un ragazzino, in tenuta piuttosto fuori modo, o forse alla moda dei suoi tempi. Esperto del Varese calcio, non disdegna la pallacanestro.

Il Pigio è mio doppio collega, diplomato Isef (come me) e giornalista, anche se lui è professionista e io solo pubblicista. Per anni ha fatto lunghe, lunghissime cronache del basket varesino, grande esperto e giocatore a sua volta, un play davvero caratteristico. Ancora molti ricordano il suo colpo segreto, la ‘finta Pigionatti’: sguardo a destra, passaggio a sinistra, con la sua variante, cioè sguardo a sinistra, passaggio a destra. Una mossa ‘telefonata’ che conoscevano tutti, compresa la bidella della palestra di Valle Olona, che per solito si addormentava durante le partire dilettantistiche. Mossa risaputa ma in qualche modo efficace.

Li ho ripresi a metà partita. Immagino il loro volto dopo la sconfitta contro Trento all’ultimo secondo. E immagino i commenti del Pigio, perché Pio è molto meno sanguigno.

Il Pigio e il Pio: due personaggi.

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