Se il buongiorno si vede dal mattino, che mattino baskettaro ci attende?
Certo luminoso, visto quello che si è visto stasera al Palazzetto di Masnago,
prima partita di campionato contro Sassari, corazzata con il gigante Onuaku e
con l’insidiosissimo Robinson.
Ma andiamo con ordine. Si parte e Varese offre la solita impressione, da
un po’ di anni a questa parte: una barchetta contro una portaerei. 4 a 0 subito
per i sardi e l’impressione che si andrà presto a fondo. Impressione fallace.
Il nuovo play Colbey Ross è un furetto, veloce, bello compatto, tutto bene sino
alla conclusione: la palla non entra, nemmeno nei tiri liberi. Il nuovo pivot
Tariq Owens pare una canna del lago di Varese paragonato alla sequoia Onuaku.
Per fortuna altri lavorano bene, Caruso (foto) e un magico Ferrero che non
sbaglia un colpo; fuori Ross, dentro De Nicolao che mette un bel triplone,
fatto sta che i sardi finiscono il primo quarto sotto di 6, 23 a 17. Nel secondo
quarto Ross scalda finalmente la mano (bomba), Brown (foto) mette la quarta e
fa spettacolo, altra tripla di Ross, Owen ha tre falli quindi superlavoro per
Caruso, che ripaga. La scelta tecnica è chiara: mastini in difesa, attacchi
veloci con tiro appena possibile, poco giropalla. Restiamo avanti a metà gara:
41-38. Si riparte col botto: una serie di alley-oop da spettacolo, Ross-Owens
che si trovano alla perfezione, e poi comincia (anzi, continua) il Johnson show
(alla fine sarà il miglior realizzatore - foto), 10 punti addirittura per
Caruso che appare decisamente migliorato rispetto al 2021-2022, tripla di Denik, tripla del
Capitano, Sassari trema, Varese chiude il terzo quarto 70-55: ce la possiamo
fare. Tripudio sugli spalti.
Quarto quarto: si parte male, 7 a 0 per Sassari, con anche un canestro contestato
e – dopo video – dato a Sassari: 70 a 62. Incredibilmente coach Matt Brase non
chiede il time out, Sassari è in pieno recupero e si teme la debacle, anche
perché Johnson è acciaccato. Un altro stratosferico alley-opp Ross-Owens, ma la
Dinamo non ci sta, tripla su tripla, libero su libero, eccola a 3 punti da noi,
78-75 a -4’ (e Brase non chiama il tempo!) ma ci pensa Brown e anche gli altri
ci mettono ardore e per fortuna Sassari sbaglia qualche tiro e allora è fatta:
87 a 81.
Morale della favola: a parte Woldetensae in serata no, nervoso, 4 falli
e 0 punti, tutti gli altri meritano una poderosa pacca sulla spalla. E un grido
finale: forza Varese!
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