mercoledì 13 aprile 2016

Il mio sport - 19

                                                                                                       1972-Col Raiser, Val Gardena

Il 1972 segna l’inizio del mio grande amore per la montagna e per la corsa di resistenza, in equilibrio di ossigeno, senza produzione di acido lattico. Una corsa che mi accompagnerà da lì in avanti, sino ad oggi. E’ l’anno dell’incontro con il fascino delle Dolomiti. In verità già nel 1968 avevo incontrato la Val Gardena, l’Alpe di Siusi, il Sassolungo e il Sassopiatto, durante una vacanza con i miei, che lì avevano vissuto il loro viaggio di nozze nel 1953. Ma il meteo era stato infame ed ero ancora piccolo. Nel 1972 il vero innamoramento, grazie ad una vacanza con gli amici della Comunità Shalom: le prime passeggiate di una certa consistenza, gli arrivi ai rifugi (ricordo soprattutto il rifugio Vicenza), le prime croci raggiunte sulle cime. Ma è anche l’anno della corsa. Cominciamo dall’abbigliamento. Andavamo allora in Svizzera, in bici o in motorino, a Mendriso e a Lugano (Balmelli sport), per i nostri acquisti sportivi. Avevo preso due tute Merboso e un paio di lussuose scarpe Adidas. Le portai in Val Gardena e mentre i miei amici dormivano beatamente, io mi alzavo alle 6 del mattino e andavo a correre, seguendo la strada del vecchio trenino della valle (sulla destra del Rio Gardena) e risalendo sulla sinistra del fiume. In principio dieci, quindici, venti minuti e  poi giri sempre più lunghi. Cominciai a gustare il sommo piacere della corsa di durata, nel silenzio e nella natura, senza auto né stress, senza fini agonistici se non un cronometro e il desiderio di correre sempre più a lungo, con il cuore che batte soddisfatto. Nel corso degli anni in Val Gardena (e anche a San Martino di Castrozza), questi giri mattutini, questo running diventeranno una costante delle mie vacanze in montagna, sino ad arrivare al giro completo della valle (Santa Cristina, Selva di Val Gardena, Ortisei e Santa Cristina), una sorta di maratona in montagna. Poi arrivavo, abbondante colazione e via per la lunga passeggiata con gli amici. Ma avevo 16-17-18-19-20 anni….un’età che permette (e promette) molto.

19-continua 

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