giovedì 21 aprile 2016

Il mio sport - 36







Il sole accompagnò il nostro risveglio, il 16 luglio. Partenza alle 6.20 da Albino, alle 9 eravamo al Passo della Presolana, a mezzogiorno in cima al Passo del Vivione, una salita niente male. Pranzo al Passo e lunga discesa verso la Val Camonica. Quindi la salita sino a Ponte di Legno. Dopo un anno di distanza, ritrovavo la Pensione Cervo, raggiunta dopo 110 km in sella. Un meteo davvero super accompagnò anche la nostra tappa del 17 luglio. Partenza alle 5.30 da Ponte di Legno, passaggio da Edolo senza incidenti e quindi salita al Passo dell’Aprica. Alle 9 Paolo ed io eravamo a Tirano, alle 11.30 foto al lago di Poschiavo, dove iniziava la salita vera al Passo del Bernina, cima Coppi del nostro giro. Sole esagerato, ora più calda del giorno, una gran fatica: ricordo che per il gran caldo il pedalino lasciò l’incisione sulla suola delle mie scarpe di cuoio. Alle 14.30 arrivammo, sfiniti, al Passo del Bernina. Alle 17.30 eravamo all’attacco della discesa del passo del Maloja, una discesa davvero invitante, ampi tornanti e velocità sostenuta. Poi la lunga pianura da Chiavenna sino al lago di Como, con arrivo alla bella villa del nostro amico Roby, a Gera Lario, alle 21. Avevamo pedalato per 190 km. Infine la tappa conclusiva che, come in tutte le grandi corse a tappe, è una tappa minore. Ci restavamo i 90 km da Gera a Varese. Partimmo alle 17, alle 19 un supertemporale a Brienno ci lavò come pulcini. Ma tornò il sole e a Varese arrivammo, asciutti, alle 21. Prima di rientrare nelle rispettive abitazioni, Paolo ed io ci fermammo a pregare i Vesperi alla chiesa del Lazzaretto, in fondo al viale Belforte. Avevamo sommato 530 km. Eravamo felici.

36-continua 

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