giovedì 21 aprile 2016

Il mio sport - 37



Dal 1978 torno al 1975, perché ho scordato di menzionare la preparazione sportiva ai test di ammissione all’Isef, che è abbastanza divertente. Nel mese di settembre 1975 dovevo affrontare le prove di ammissione all’Isef: tema, test psico-attitudinali, prove atletiche, cioè un percorso ginnico in palestra, 100 metri, salto in alto, forse lancio del peso ma non sono sicuro. Temevo per i 100 metri, quindi chiesi al mio amico Gianni Argese, atleta della Belloli Marathon, ottimo fondista, specialista dei 10.000, allenato da gente del calibro di Enrico Arcelli, Roberto Gervasini e Gianni Bellorini, di darmi qualche dritta e di prestarmi le scarpe chiodate. Più che dritte, mi volle stracciare in una prova sui 400 metri, e ci riuscì. Il mio problema è che avevo uno scatto bruciante, ma di venti metri non di più, abituato alle rincorse brevi del volteggio al cavallo. Infatti alla prova Isef, nei 100 metri, ero in testa i primi 30, poi gradualmente venni raggiunto e superato, finendo con un modesto tempo oltre i 13 secondi. Molto meglio nel salto in alto stile Fosboury (1.75), nessun problema nella prova di palestra. Inviai alla foto per l’ammissione Isef questa che vedete, in tenuta ginnica, con la maglia della Lombardia, meritata due volte (come già scritto), a Trieste e a Varese. Allora sapevo ancora eseguire la spaccata sagittale destra.  

37-continua

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