lunedì 6 giugno 2016

Il mio Dio - 28



Nel settembre del 1994 scrissi molto su Dio, avevo bisogno di mettere nero su bianco. Ho pensato di riproporre anche qui quelle semplici meditazioni. Sarà un viaggio un po’ lungo e anche, forse, noioso. Ma credo sia importante, per conoscere il mio pensiero attuale.
“Dio. Devo vincere la tentazione, diciamo meglio il rifiuto ad adagiarmi su queste tre lettere abbracciate insieme. Non rifiuto sdegnoso, supponente, superbo del Dio come possibilità. No, assolutamente no. Il rifiuto a calare ancora nel Dio della meditazione, della riflessione. Un Dio, quest’ultimo, che mi ha impegnato per ore, per giorni, per mesi, per anni. Un Dio che ha tappezzato di sé la camera dei miei primi quarant’anni, dal battesimo inconsapevole su su verso una consapevolezza maggiore, verso il rispetto, l’obbedienza forzata, la ripicca morale, la voglia di far bene, per amor di Dio, e su e su sino alla meditazione, alla teologia, al Libro e ai libri, agli incontri, su su, o forse giù, nello scomodo mondo dei dubbi….” (15 settembre 1994)

28-continua


  

     


    

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