Ma
nel 1984, quando morì mia madre, avevo 28 anni, una moglie che amavo e la mia
prima figlia che stava per nascere. Il dolore forte era attenuato da una sovrabbondanza
di vita, e ciò è testimoniato dai miei scritti, riportati sul quaderno a fiori.
Dialoghi con mia madre (che continuai per anni), tentativi poetici a lei
rivolti ma anche poesie e canzoni e riflessioni sulla vita nascente. Già il 27
settembre scrivevo una canzone per bambini (foto), poi un’altra con il testo
preso dal Salmo 8. La canzone 'Creazione', anni dopo, avrà l'onore di una base musicale realizzata da mio fratello Marco, sarà cantata da sua figlia Marta e troverà spazio in un cd per bambini. Il 13 gennaio del 1985, tre giorni prima della nascita di
Valentina, scrivevo una delle mie prime poesie, ‘Già e non ancora’…e così un’altra,
‘Attesa’, mentre attendevo di essere chiamato in sala parto, alle 7 del mattino
del 16 gennaio, mentre Varese si svegliava coperta da un metro di neve. Per pudore
non riporto quelle mie prime rime, davvero infantili, ma non riesco a
trattenermi dal citare almeno qualche verso della prima (Già e non ancora), ora
che sto attendendo, a ore, la nascita del mio secondo nipotino.
…La vita è solo dono,
certo è il più grande un bimbo,
è qualcosa che va ben
oltre ogni parola,
balbetta e si confonde
chi, del frutto di un grembo,
sentenziare vorrebbe
con la sua voce sola…
E’
evidente a tutti l’immaturità stilistica di queste rime, ma ho osato
trascriverle qui solo perché il contenuto resta valido.
10-continua
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