Torno
indietro, all’estate del 1967, perché mi sono dimenticato di ricordare un
episodio simpatico, legato alla mia scrittura. Ho finito la 5^ elementare (ecco una foto ginnica di quell'età), la mia famiglia non ha ancora
l’auto e ha pochi soldi a disposizione, niente vacanze familiari ma ancora la
colonia per me e per mio fratello Marco. Sarà la mia ultima colonia estiva, si
va a Gatteo a Mare. Non ricordo il nome della colonia (forse è quella in foto),
so che scrissi una lettera per i miei genitori, nella quale citavo una suora
particolare, con i baffi, che chiamavo suor Baffettilde. La lettera (vigeva la
censura!!!!) venne visionata prima della spedizione, io venni redarguito per
quel soprannome poco carino, in compenso la direttrice, notando la mia buona
scrittura, mi fece questa proposta: anziché il riposo pomeridiano, avrei
scritto il diario della colonia. Così, mentre i miei coetanei, di malavoglia,
andavano sulle brande, io scendevo in direzione e scrivevo il diario della
giornata precedente. Forse lo completavo anche con qualche illustrazione.
Ricordo che mi sentivo un privilegiato. Alle medie, come anticipato, mi venne
in mente di scrivere un diario, che non ho più. Ricordo confusamente un
quaderno verde, scritto con grafia non molto ordinata. Mia madre lo trovò.
Credo avessi scritto anche vicende che era meglio nessuno sapesse, e forse per
questo mi arrabbiai moltissimo, interruppi il diario e, forse, lo cestinai,
interrompendo bruscamente le mie confidenze scritte.
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