E
veniamo agli anni del Liceo Classico, di per sé una scuola superiore che
avrebbe dovuto favorire, accendere ulteriormente in me il fuoco sacro delle
lettere. Ma il fuoco è rimasto, debole, sotto la brace. Colpa dei prof? Non
incolpiamo con troppa rapidità i docenti, che comunque hanno il loro potere. Né
la giovane professoressa Rienzi del ginnasio, né la più matura Di Cristina del
liceo hanno valorizzato la mia scrittura (niente di geniale, si capisce) e nemmeno
incentivato la lettura. Non ricordo autori amati (un po' i Promessi Sposi), a parte Sven Hassel (un
autore danese e i suoi romanzi di guerra, me lo ‘presentò’ il mio compagno Pigi
Turtura) e a parte Ignazio Silone, sul quale feci la mia tesina di maturità
(che purtroppo non trovo più). Né conservo temi di quel periodo. Avevo altro in
mente. Su Ignazio Silone tornerò più avanti, mentre per ciò che riguarda miei
scritti del periodo 1970-1975 ho qualche articolo apparso sul giornalino
parrocchiale Il Bivacco (che ho già citato). Li ho riletti: articoli di una
noia mortale, senza guizzi, senza vita, si inizia e si sa già come andrà a
finire. Produzioni non certo promettenti.
foto della mia 5^ ginnasio al Classico 'Cairoli'. Pigi Turtura è quello alla mia sinistra. Alla mia destra il mitico Baruzzo, di Genova.
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