Non
sono mai stato un gran lettore. In una foto della seconda elementare, sono
ritratto mentre leggo ‘Le avventure di Tom Sawyer’, ma è una posa da scena. In
realtà ricordo che alle elementari imparavo le poesie a memoria, ma non ricordo
di amori particolari per questo o quel libro. E alle medie idem. Anzi, diciamo
che la s dello studio andava rimpicciolendosi, quella dello Sport ingigantendo.
E anche la scrittura ha subìto una pausa. La mia prof. di lettere alla media
Righi si chiamava Pedoja, non ricordo di letture di miei temi davanti ai
compagni, né di particolari incoraggiamenti da parte sua verso la mia
scrittura. Insieme a Toto Coppola ero il primo della classe (va scritto…fummo
gli unici due ‘distinto’ agli esami di licenza), ma non ero certo un secchione.
Studiavo –credo- il necessario, infatti le prof dicevano: “Bravo, sì, ma
potrebbe fare di più!” E chi non può fare di più? Ma in fondo credo avessero
ragione. Purtroppo non ho conservato alcuna produzione letteraria di quel
tempo. Sempre alle medie, credo in terza, mia madre mi iscrisse ad un corso di
dattilografia. Si andava in un negozietto in via San Martino, ricordo la
padrona, la prof (diciamo così), una signora avanti negli anni e nei chili. Mi
pare di ricordare anche una ragazza che lavorava lì, ma forse mi confondo. Mamma Ines aveva detto: “Fai questo corso, non
si sa mai.” Forse immaginava una mia carriera nel mondo della scrittura. Imparai
a scrivere con dieci dita, oggi ne uso due, non di più, ma vado veloce lo
stesso. Sempre in quegli anni iniziai la scrittura di un diario, ma ne parlerò
la prossima volta. Nel libretto di fine terza media, i prof scrissero che avevo
particolari attitudini per la musica. Non certo per il disegno, come
si può notare da questo lavoro (vedi foto), realizzato nel 1970 e persino
esposto lungo il corridoio della ‘Righi’. Si vede che era un'annata scarsa di artisti. Nel maggio del 1970 però ecco una
testimonianza scritta: il mio primo articolo firmato. Amante della pesca, feci
a puntate la cronaca di questa mia passione di breve durata sul Bivacco,
periodico dell’Oratorio e della Comunità giovanile di Biumo Inferiore. Non narrativa
ma ‘saggistica’ (diciamo così), che denota una scrittura pulita ma nulla più.
2-continua
Carissimo Carlo..!!! Nella mia profanità, noto, nel semplice disegno, hai, delle Doti.., che avresti ben figurato, in più campi...! La tua Ottima Cultura, e l' Umiltà.... fa di TE... una Degnissima e Grande Personaaaa....!!!!!
RispondiEliminatroppo buono cara giovanni w le marche!
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