sabato 23 gennaio 2016

La mia scrittura - 2




Non sono mai stato un gran lettore. In una foto della seconda elementare, sono ritratto mentre leggo ‘Le avventure di Tom Sawyer’, ma è una posa da scena. In realtà ricordo che alle elementari imparavo le poesie a memoria, ma non ricordo di amori particolari per questo o quel libro. E alle medie idem. Anzi, diciamo che la s dello studio andava rimpicciolendosi, quella dello Sport ingigantendo. E anche la scrittura ha subìto una pausa. La mia prof. di lettere alla media Righi si chiamava Pedoja, non ricordo di letture di miei temi davanti ai compagni, né di particolari incoraggiamenti da parte sua verso la mia scrittura. Insieme a Toto Coppola ero il primo della classe (va scritto…fummo gli unici due ‘distinto’ agli esami di licenza), ma non ero certo un secchione. Studiavo –credo- il necessario, infatti le prof dicevano: “Bravo, sì, ma potrebbe fare di più!” E chi non può fare di più? Ma in fondo credo avessero ragione. Purtroppo non ho conservato alcuna produzione letteraria di quel tempo. Sempre alle medie, credo in terza, mia madre mi iscrisse ad un corso di dattilografia. Si andava in un negozietto in via San Martino, ricordo la padrona, la prof (diciamo così), una signora avanti negli anni e nei chili. Mi pare di ricordare anche una ragazza che lavorava lì, ma forse mi confondo.  Mamma Ines aveva detto: “Fai questo corso, non si sa mai.” Forse immaginava una mia carriera nel mondo della scrittura. Imparai a scrivere con dieci dita, oggi ne uso due, non di più, ma vado veloce lo stesso. Sempre in quegli anni iniziai la scrittura di un diario, ma ne parlerò la prossima volta. Nel libretto di fine terza media, i prof scrissero che avevo particolari attitudini per la musica. Non certo per il disegno, come si può notare da questo lavoro (vedi foto), realizzato nel 1970 e persino esposto lungo il corridoio della ‘Righi’. Si vede che era un'annata scarsa di artisti. Nel maggio del 1970 però ecco una testimonianza scritta: il mio primo articolo firmato. Amante della pesca, feci a puntate la cronaca di questa mia passione di breve durata sul Bivacco, periodico dell’Oratorio e della Comunità giovanile di Biumo Inferiore. Non narrativa ma ‘saggistica’ (diciamo così), che denota una scrittura pulita ma nulla più.  


2-continua

3 commenti:

  1. Carissimo Carlo..!!! Nella mia profanità, noto, nel semplice disegno, hai, delle Doti.., che avresti ben figurato, in più campi...! La tua Ottima Cultura, e l' Umiltà.... fa di TE... una Degnissima e Grande Personaaaa....!!!!!

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  2. troppo buono cara giovanni w le marche!

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  3. troppo buono cara giovanni w le marche!

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