Si
è soliti dare un valore sempre positivo alla conoscenza. Più si sa, più si è
consapevoli, più si è felici….Mi permetto di attribuire anche un valore
negativo al sapere, soprattutto quanto il sapere non è ‘tecnico’ ma diciamo
filosofico. Anzitutto una delle nostre più grandi fortune è non sapere la data
della nostra dipartita. Ma senza arrivare a tanto, la conoscenza può confondere
le idee. E’ vero, più si sale in alto più si allargano gli orizzonti, ma
dipende anche da cosa si vede da lassù. Se si vede solo nebbia, meglio stare in
basso: fatica sprecata Nel mio caso (sarò un caso patologico, un unicum
statisticamente poco attendibile) l’approfondimento teologico mi ha un poco
destabilizzato. Non sarà che l’espressione evangelica ‘Se non ritornerete come
bambini, non entrerete mai’ faccia proprio riferimento alla scarsa conoscenza
dei bimbi? E non si dice forse ‘Beata ignoranza?’
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