LA
VECCHIA CASA
di arnaldo bianchi
Era mezzogiorno
nella vecchia casa.
Il silenzio uguale
nelle strade e nei
cortili.
Solo, sulla vite,
cinguettava un passero.
Altro rumore
non v’era nel mondo.
Agosto
1966
Aveva
12 anni il belfortese Arnaldo Bianchi quando scrisse questa, che può essere
definita la sua prima poesia. 50 anni dopo Bianchi pubblica la sua ottava
raccolta di versi, ‘Trasmigrazioni imperfette’ (Pietro Macchione editore). La
prima, uscita nel 1976, si intitolava proprio ‘La vecchia casa’, come la sua
prima poesia.
Non
ha mai smesso di scrivere poesie Arnaldo: un bisogno profondo. Basta questo, il
bisogno e la somma di libri, a definire Bianchi un poeta? La risposta non è immediata.
Chi vuole conoscere l’autore può venire venerdì 25 novembre, ore 21, al Circolo
di Bobbiate. E chi vuole cenare con lui, si può trovare alle 19.30.
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