Non
riesco ad allontanarmi dal pensiero di Paolo. Così vado alla ricerca di
fotografie, quelle che abbiamo fatto insieme negli anni della Vidoletti: un
giovanissimo Paolo, prima media, al torneo di calcetto di Barasso, e poi ancora
basket, al Palazzetto, finale provinciale, e nella trasferta che ci ha visti
guadagnare l’accesso alla finale regionale di Caspoggio. Paolo in terza media
porta capelli lunghi, si fa più cupo, la preadolescenza con le sue bizze, i
suoi malumori, le sue incomprensioni e la sua muta protesta lo vede in prima
linea. La palla a spicchi è la sua valvola di sfogo, la sua gratificazione, la
sua gioia. Del resto è bravo. Tutti vorremmo praticare sempre ciò che meglio ci
riesce.
Qui
voglio abbracciare soprattutto lui, ma anche i suoi genitori, le sue sorelle
(mie alunne), il fratello maggiore che non conosco, i suoi parenti (in
particolare Massimo).
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