martedì 4 aprile 2017

Ines & Mario story - 66


Prima di continuare da quel 1976, interrotto leggendo il diario di mia mamma Ines, sosto ancora un poco negli anni Quaranta, perché vado scoprendo nuovi particolari. Rispetto al parente Augusto Zanzi detto Gusto o stravàcc (per la sua posizione stravaccata, scomposta in sella, vedi foto) già ho scritto delle sue scelte coraggiose circa la resistenza al nazifascismo. Leggo ora sul libro ‘Resistenza contro il nazifascismo nella zona di Varese’ scritto da Giuseppe e Claudio Macchi (Macchione editore), libro addirittura dedicato ad Augusto Gusto Zanzi, parecchie citazioni in merito all’attività clandestina del mio parente, volta a favorire tutto ciò che poteva occorrere ai partigiani, in particolare bici e altro materiale. Il negozio dello Zanzi in via Veratti era un punto di ritrovo frequentato dai giovani antifascisti, e il Gusto una figura non certo trascurabile. Il che mi lusinga. Anche perché fra i miei parenti Zanzi-Ravasi ben pochi fecero scelte di impegno politico. Oltre al Gusto e a mio zio Bruno Ravasi (che non fece mai politica attiva, ma che partecipò con passione alla vita della sua città) ne citerò un altro, su segnalazione del mio amico Arnaldo Bianchi. Si tratta di Luigi Cova, parente di mia nonna materna. Fu sindaco dopo la Prima Guerra Mondiale, ‘defenestrato’ dai fascisti e tornato sindaco dopo il voto del 1946. Rimase sindaco socialista per 5 anni, sino al 1951. Un articolo di Pierfausto Vedani mi ricorda che fu lui, insieme all’assessore Lanciotto Gigli, a favorire l’acquisizione di Villa Mirabello e del suo parco, da unire ai Giardini Estensi, una scelta lungimirante, che ampliò il polmone verde della Città Giardino. Mi risulta che, a parte Luigi Cova, di animo socialista fossero anche i miei nonni Battista e Luigi.  


66-continua

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