Indugio ancora sul passato remoto,
perché ero rimasto incuriosito dalla presenza di questa Germana, amica intima
di mia zia Ines, spesso presente nei suoi diari. Così ho chiesto lumi a mio
padre e ho trovato altri scritti. Si tratta di Germana Castellini, sarta, colei
che ha confezionato l’abito da nozze di mia mamma. Eccola, molto elegante,
proprio il giorno delle nozze dei miei genitori, nel luglio del 1953. Probabilmente
era coetanea di mia zia, quindi dei primi del Novecento. Ha abitato a Masnago e
poi era tornata nella sua Milano, lasciando nello sconforto mia zia Ines. Ho
quattro lettere di Germana. La prima, datata 24 febbraio 1926, è indirizzata a
Ines, tre mesi prima di morire. E’ una dichiarazione d’amore, Germana si
lamenta un po’ perché Ines la definisce troppo sentimentale, e aggiunge che
nemmeno (si intuisce si debba trattare di un uomo, di un amore segreto di mia
zia) lui saprà volerle bene al pari di lei. Si capisce che il fratello di Ines,
Mario, nel 1926 era in seminario. Un’altra lettera è datata 16 giugno 1926, Ines
è morta da un mese e Germana indirizza questa lettera a mamma Angela, nella
quale esterna tutto il suo dolore. Poi abbiamo una lettera dell’11 aprile 1966,
indirizzata a mia mamma, in risposta ad una lettera di mamma Ines, nella quale
lei parlava della sua famiglia, dei suoi quattro figli, della gioia e della
fatica di essere mamma. Germana (che non si sposerà) fra l’altro si sente
onorata che mia mamma la consideri la sorella maggiore che non ha mai avuto, ma
la rimprovera perché le dà del Lei. Infine, l’ultima breve lettera è del 7
febbraio 1978: Germana, che ha traslocato da Milano a Recco, insieme alla
sorella Laura, avverte che nel trasloco ha dovuto eliminare parecchie cose,
comprese le lettere dell’amica Ines, conservate per 50 anni, ma non se la
sentiva di eliminare alcune foto, che invia a mia madre.
67-continua
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