domenica 9 aprile 2017

Ines & Mario story - 71

                                                                     ph gino oprandi


Altre foto Oprandi, altro ritorno agli anni Sessanta. Il lido della Schiranna, quando l’acqua del lago di Varese non  era quella di Villasimìus ma certo non il danno di oggi, dopo decenni di sversamento di liquami e tentativi di depurazione. Al tempo di quella foto Mister Ignis era agli esordi, i pescatori potevano campare di lago  e i varesini nuotare alla Schiranna. E anch’io, a metà degli anni Sessanta, lì ho imparato a nuotare, accompagnato da mio padre che non fu mai un gran nuotatore. C’era il lido a pagamento e la ‘spiaggia’ libera: ricordo che amavo le immersioni più che il nuoto, amavo i tuffi più che le bracciate, ricordo alghe e gobbini che mi sfioravano, il lido a pagamento era un lusso per noi. E per stare al nuoto, in terza media, anno scolastico 1969-1970, un trimestre ci obbligarono al nuoto, accompagnati dal prof. Secchia, che mai ho visto in acqua. Avevano appena inaugurato la piscina comunale ‘Fabiano’ di via Copelli, lì entrai per la prima volta in vasca grande, dove non si toccava. Fui tra i pochi coraggiosi, i più sguazzavano come alborelle in fregola nella vaschetta dei principianti. Per il nuoto serio dovrò aspettare i 40 anni quando la nuova mania del triathlon mi obbligò a saper nuotare per almeno un chilometro e mezzo, e anche più. Mia mamma Ines non fu mai grande nuotatrice. E poi la via Garibaldi di Biumo Inferiore, quando il senso di marcia era l’opposto di oggi. Se penso a via Garibaldi penso soprattutto alla pizzeria da Quinto: una fetta di pizza, 50 lire. Un panzerotto alla crema pasticciera: 50 lire. Olio in abbondanza. In foto l’altra pizzeria da Quinto, quella di via Manzoni, che non ho mai frequentato. Di fronte l’insegna del Ristorante Firenze: pensavo fosse solo Bar, e invece era anche ristorante.

71-continua 

Nessun commento:

Posta un commento