venerdì 18 ottobre 2024

Ciao, Nando


 


Venerdì 18 ottobre 2024: questa terza giornata consecutiva di pioggia su Varese, già triste di per sé, è ancor più immalinconita dalla notizia della morte del mio amico, grande sportivo e scrittore, Fernando De Maria. Ci siamo conosciuti anni fa, non su un campo di atletica (benché entrambi grandi amanti di questo sport) ma per via della nostra passione per la scrittura. Lui teneva una rubrica su 'La Prealpina', io pure. Fatti i reciproci complimenti, ci siamo scambiati i libri ed è nata una non dico amicizia (non ero così intimo) ma rispetto e stima. Lo interpellai un paio d'anni fa, mentre stavo scrivendo un libro sull'atletica leggera a Varese. E lì scoprii nei dettagli la sua abilità come mezzofondista e maratoneta, il suo talento, ciò che aveva fatto per l'atletica varesina, per lo sport in genere. Nella foto in alto lo vediamo, nei suoi anni d'oro, con il giornalista Max Lodi. Il nostro ultimo incontro qualche mese fa, alla presentazione del suo ultimo libro 'Lettera dalla solitudine' (vedi foto). Da tempo malato, costretto all'immobilità parziale, lui che aveva fatto del movimento motivo di gratificazione, non perdeva la sua gentilezza, le sue parole misurate, la sua attenzione all'altro, il suo vivere di sentimenti positivi. Come spesso capita in queste circostanze, quando muore una persona conosciuta si va alla ricerca di qualcosa che ce lo riavvicini. Nel caso di Nando sono andato alla ricerca dei suoi libri. E li ho trovati. Nel 2004 scrisse 'L'arlecchino di Velate'. Lo sfoglio. Ritrovo una sua lettera, indirizzata a me, scritta con grafia ordinata, reclinata verso destra:

 '....Noi, caro Carlo, siamo come dei naufraghi su un'isola sperduta: scriviamo con la speranza che qualcuno riceva il nostro messaggio. Il mio libro è fuori tempo, ecco perché non avrà fortuna nella stagione del Grande Fratello, non c'è più posto per i sentimenti...E', forse, gentile amico, è forse proprio questa la vita: cogliere le voci dal silenzio, per trasmettere agli altri qualcosa che somigli ancora all'amore. Spero di incontrarti e conoscerti meglio...'

Per colpa mia la nostra conoscenza è rimasta superficiale, soprattutto non mi sono fatto vivo quando Nando avrebbe avuto piacere di una mia visita. E ora è troppo tardi. 

Ciao, Nando. 

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