Happiness vuol dire felicità, e di volti felici ieri sera, venerdì 25 ottobre, se ne vedevano in abbondanza all'oratorio di San Vittore, soprattutto volti giovani, e questo fa molto piacere. Festa grande per il progetto Happiness, che da qualche anno apre le porte dell'oratorio ai giovani che, senza un programma fisso, desiderano trovarsi. Un'apertura di porte evidenziata anche dal logo di questa meritoria iniziatica educativa. E da stasera lì si potrà anche fare musica, grazie all'insistenza di alcuni ragazzi (in particolare Michele) e alla buona volontà (unita ai danari) di quanti hanno a cuore questa struttura e questi giovani. Taglio del nastro del nuovo locale adibito a suonare, cantare, ascoltare, con la presenza di don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria di Milano, uno che di giovani più o meno fragili se ne intende. Autorità, naturalmente la chiesa locale (con il nuovo prevosto), 'padrona' degli immobili di via San Francesco, movimentati ora da tanta vita in divenire. Un progetto che vede la partecipazione di molti volontari, fra gli altri docenti in pensione che si rendono disponibili a fornire lezioni, scolastiche e di vita. Infine un ricordo personale, visto che si parla di strumenti e di note. Erano gli anni Settanta, non frequentavo l'oratorio di San Vittore ma quello 'Molina' di Biumo Inferiore. Al primo piano di quel vetusto palazzo nobiliare si aprivano parecchie aule, una delle quali (mi pare la penultima del corridoio) era deputata alle prove della corale e ai lodevoli tentativi di imitare i gruppi beat del tempo, da parte del complesso 'Le Volpi', che trovava il suo palcoscenico di elezione durante il Befanino, uno Zecchino d'Oro varesino, che riempiva il salone e offriva uno spettacolo di tutto rispetto.
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