giovedì 10 ottobre 2024

La Luna di Scaramozzino


 

La raccolta di racconti ‘Il significato della Luna’ di Francesco Scaramozzino ha vinto il Premio Chiara inediti 2024 (ex aequo con Alberto Bortoluzzi) ed è quindi stata pubblicata da Pietro Macchione Editore. L’autore, classe 1962, di Melzo, ha già alle spalle numerose pubblicazioni, soprattutto sillogi poetiche e racconti, nonché presenze in antologie e premi letterari. E che sia un autore valido lo conferma questa nuova raccolta, giustamente premiata dal Chiara. Si tratta di 23 racconti brevi (non più di 4-5 pagine) di lunga gestazione, scritti nell’arco di molti anni, che rivelano una forma narrativa semplice e insieme complessa, con spunti poetici, terminologia curata e a volte non di uso comune, parole che richiedono l’ausilio del vocabolario. Per ammissione dello scrittore, di veramente reale ci sono i luoghi, (una vecchia corte nella bassa padana, le abitazioni anni Sessanta Inacasa...), verosimili sono alcuni personaggi (e su tutti ci pare di identificare Giacomo, che ricorre in molti racconti, nell’autore stesso, visto nei suoi ricordi infantili e giovanili) mentre altri protagonisti sono inventati di sana pianta. Scaramozzino gioca con abilità, incuriosisce il lettore con descrizioni precise e coinvolgenti, ma non risolve le questioni, lascia dubbi e spazi all’immaginazione. Non c’è mai o quasi mai una sorpresa finale, se non il piacere del sospeso che invita ad una nuova e più attenta lettura, oppure a qualche domanda. C’è molta riservatezza, diremmo gentilezza, riguardo nella scrittura di questo autore che forse non ha raccolto quanto sino ad ora seminato, lontano anni luce dalla scrittura ‘moderna’, spesso sboccata, cruda, violenta, ruvida, senza riguardi per la punteggiatura. Tutt’altro.

Si legge nelle motivazioni della Giuria, presieduta dallo scrittore Andrea Fazioli: ‘L’autore intreccia una serie di vicende intorno a una casa di ringhiera, con personaggi che ritornano o che appaiono fugacemente. La vecchia corte al centro del paese diventa il centro di un mondo piccolo ma universale, descritto in maniera meticolosa, con buona attenzione sia ai dettagli concreti, sia a quelli psicologici.’

In questa sua raccolta, Scaramozzino ha saputo vestire di semplicità la sua profonda cultura, e rendere più accessibile, grazie alla prosa, l’ermeticità della poesia, senza però dire tutto e subito. Molti i passaggi che mi sono piaciuti. Ne cito uno, dal racconto ‘Senza sale’: ‘…Vent’anni, poi, passano in fretta, perché quelli che non passano in fretta sono i minuti, a volte persino i secondi, il lento rincorrersi delle ore e dei giorni. Quello che pare non passare è il tempo del quotidiano, non quello della vita, che passa in un attimo invece…’

 


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