'Scherza coi fanti ma lascia stare i santi' dice il noto proverbio, e invece Veronica Raimo, la giovane scrittrice, autrice della raccolta di racconti 'La vita è breve, eccetera' (Einaudi) non ha avuto molti riguardi verso Santo Piazzese, scrittore di 'Sei casi per Lorenzo La Marca' (Sellerio), e lo ha battuto, sebbene di un solo voto (55 a 54). Terza Helena Janeczek, autrice di 'Il tempo degli imprevisti' (Guanda). Questo l'esito della finalissima del Premio Chiara 2024, riservato a raccolte di racconti editi, il prestigioso premio letterario varesino che ha vissuto le battute finali questo pomeriggio, domenica 20 ottobre, alla Sala Napoleonica delle Ville Ponti. I 150 lettori della Giuria popolare hanno quindi regalato la maggioranza relativa, relativissima ad una scrittura giovane, diremmo 'moderna', ruvida, cruda, con temi di attualità, disincanto e scarsa propensione alla speranza. Pubblico delle grandi occasioni sul colle di Biumo, autorità, scrittori, lettori, amanti della narrativa. Sul palco Bambi Bianchi Lazzati e Romano Oldrini, anime del Premio Chiara, e la presentatrice Claudia Donadoni. Un colpo di teatro in esordio, i saluti di Daniela Chiara, nipote dello scrittore luinese-varesino, figlia di Marco. Spoglio in diretta e nel frattempo dialogo dei tre finalisti con Andrea Vitali (scrittore nonché presidente degli Amici di Piero Chiara) e Luca Crovi. Altre premiazioni in attesa di quella più prestigiosa. Premio Chiara Giovani: primo Mario Giulio Facchetti, secondo il fratello, Claudio Giulio, e terza Rosa Fazioli. Premiati i due vincitori del Chiara inediti, e cioè Alberto Bortoluzzi (con Long Drink) e Francesco Scaramozzino (con Il significato della Luna), pubblicati dall'editore Pietro Macchione.
Infine l'appassionante testa a testa fra Veronica e Santo.
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