In piedi, da sin: Guido Zanzi, Remo Frattini,?
accosciati, da sin: Guarnieri, Zetta, Calaciura, Canedoli, Carlo Zanzi
Gli anni delle scuole medie alla ‘Augusto Righi’, 1967-1970, sono stati anni
nei quali lo sport ha avuto per me un’importanza basilare. Avevano un bel dire
i prof. ai miei genitori (“Vostro figlio potrebbe fare di più…sì, va bene…ma
non dà il massimo…”) studiavo il minimo, praticavo sport al massimo. Lo
praticavo e lo guardavo alla tele. Tutti gli sport. Della ginnastica artistica
già ho scritto. Contestualmente andava avanti la mia passione per il calcio.
Non ho mai militato in una squadra, mi limitavo alle partite in cortile e all’oratorio
(raramente al Castello di Belforte e in altri prati qua e là), salvo un anno.
Andò così. Il mio amico in Varesina, Dino Visconti, abitava a Bizzozero. Venne
a sapere che la squadra di calcio, che era iscritta al CSI, aveva bisogno di un
portiere e mi fece la proposta. I miei accettarono. La mia impressione oggi, nel
ricordo, è che io avessi almeno un paio d’anni in meno dei miei compagni di
squadra. Quando si giocava in casa, cioè all’oratorio di Bizzozero, prima si andava
a catechismo e poi la partita. Ho rari ricordi delle trasferte. Ho in mente la
gran paura ogni volta che gli attaccanti avversari si avvicinavano alla porta,
il cuore a mille, la tensione. Ruolo ingrato quello del portiere, che si sente
sempre un po’ responsabile dei gol subìti. Purtroppo non ho nessuna foto di
quel campionato. La sola foto che mi vede in porta è quella nel campetto di Velate,
durante una partita amichevole. Siamo nel 1967 o 1968. Ad un certo punto si
trattò di scegliere: calcio o ginnastica. Scelsi per la ginnastica artistica,
non so in base a quale criterio. Forse come portiere avrei fatto una carriera
più brillante, ma coi forse e i magari non si va da nessuna parte.
8-continua
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