ph carlozanzi
La prima cosa che ha fatto Roberto Maroni, sabato scorso, entrando in Salone Estense per il primo Consiglio comunale dell'era Galimberti, è metterla sul ridere, trovare una battuta, sdrammatizzare: "E no, Ernesto no..." Non gli andava che sul suo 'sottopancia' ci fosse scritto Roberto Ernesto Maroni e così ha piegato il foglio. E' fatto così: cerca sempre di sorridere, un sorriso che ha significati variabili a seconda della circostanza. Che lo si voglia o no, resta il fatto che Bobo è il politico varesino più 'titolato': tre volte Ministro e governatore della Lombardia. Certo che, da politico di lungo corso, non ha brillato, restando seduto e smanettando con il cellulare durante il giuramento del neosindaco. Lì non sorrideva. Forse era anche un po' imbarazzato.
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