giovedì 28 luglio 2016

La mia scuola - 10






Mi dilungherò un po’ di più sull’anno scolastico 1966/1967, perché ho del materiale e perché è stata la quinta elementare con il maestro Angelo Visconti. Non ho foto di classe di quell’anno, quindi sfrutto quella di mia fratello Marco, che ebbe Visconti per ben tre anni. Un maestro all’antica, elegante, signorile, severo, con tanto di bacchetta. Amavo molto la sua cannuccia con pennino, l’inchiostro rosso che usava per i voti, la sua grafia, soprattutto quando scriveva dall’otto in su, ma non regalava certo i voti e i dieci arrivavano ogni morte di Papa. Ho conservato tre quaderni della mia quinta, ogni tanto rileggo i temi, torno a quel tempo. Aveva diviso i banchi in file. In quella dei bravi sedevano Lorefice, Vedani, Amatulli, Coppola, Zanzi e Tenca. In quella dei bravini Mazzoleni, Rossi, Canedoli, Giannelli, Guarnieri e Miraglia. In quella degli incerti Mirabito, Calaciura, Caravati, Bertottilli e Gavioli. In quella degli asini Cornelli, i fratelli Ramondino, Ferioli e Marchiorato. Era arrivato forse proprio in quinta Massimo Bertottilli, che sarà uno dei miei migliori amici alle medie. Ricordo che il maestro bacchettava soprattutto Claudio Mazzoleni, che era spesso agitato e giocherellava con gli oggetti sul banco. Una mattina prese quegli oggetti e li fece volare giù dalla finestra. Non ricordo nulla degli esami. Sul libretto scolastico così scriverà di me Angelo Visconti: ‘Alunno serio, disciplinato, dotato di buona intelligenza, che completa con una continua e costante applicazione nello svolgimento di ogni suo dovere. Promette bene per gli studi futuri.’

10-continua

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